L’evoluzione degli scenari epidemiologici legati alla pandemia e i conseguenti riflessi socioeconomici a scala globale e locale, congiuntamente agli effetti di stimolo e sostegno che potranno essere indotti dal piano di Recovery Fund di Next Generation EU, gli indirizzi globali di contrasto al cambiamento climatico, i nuovi equilibri geo-politici e i relativi impatti energetici e sull’approvvigionamento delle materie prime e le incombenti innovazioni tecnologiche nel settore trasporti, impongono un ripensamento e una riformulazione delle politiche di governance della mobilità e dei trasporti.
Uno studio condotto da Ferrovie dello Stato Italiane e ISFORT, simula le scelte di viaggio nella fase di avvio di uno scenario “New Normal” successivo alle crisi menzionate, oltre che le conclusioni e le prospettive di ulteriore sviluppo. Alla ricerca hanno collaborato anche Viasat Group e Vem Solutions fornendo il dataset grezzo degli FCD (Float Car Data), anonimizzato e aggregato, che descrive gli spostamenti elementari effettuati da un campione di circa 500 mila veicoli sull’intero territorio nazionale, consentendo di ricostruire i viaggi sopra gli 80 Km effettuati in auto in un giorno medio feriale.
Le due componenti di domanda (modello di media e lunga percorrenza e intraregionale quotidiana) restituiscono una prima fotografia unitaria del fenomeno della mobilità passeggeri interna nazionale in linea con lo stato dell’arte dei modelli di mobilità europei. Ed esprimono una tendenza verso il potenziamento dei sistemi di trasporto collettivi più sostenibili in ambito urbano e in ambito regionale e nazionale, e una sempre più forte integrazione dei diversi servizi.
L’approccio metodologico adottato consente una ricomposizione del quadro, ad oggi poco indagato nella sua unitarietà, della mobilità passeggeri in Italia, evidenziando le differenze comportamentali nella distribuzione delle motivazioni, delle frequenze e delle scelte modali degli spostamenti della mobilità di media e lunga percorrenza e locale.