Tanti i furti delle moto, meglio se “d’epoca”

In Italia c’è una lunga e ricca tradizione nel settore delle moto. Sono in molti quelli attratti dai modelli nuovi, di ultima generazione, ma altrettanti sono quelli richiamati dai modelli più datati, finanche quelli d’epoca.

Moto d’epoca, regole e caratteristiche

Per l’articolo 60 comma 2 del Codice della Strada, rientrano nella categoria delle moto d’epoca i “Ciclomotori e i motoveicoli cancellati dal PRA perché non più adeguati nei requisiti, nei dispositivi e negli equipaggiamenti alle vigenti prescrizioni stabilite per l’ammissione alla circolazione, ma che risultano comunque conservati in musei o in spazi pubblici e privati, ai fini della salvaguardia delle originarie caratteristiche tecniche specifiche della casa costruttrice.”

Quindi, sono moto d’epoca i ciclomotori o motoveicoli con almeno 20 anni di età e iscritti in un apposito elenco presso il Centro storico della Direzione generale Motorizzazione Civile e devono conservare le specifiche tecniche originali del produttore. In alcune situazioni, la circolazione di motociclette d’epoca può essere consentita solo durante eventi e raduni autorizzati, dietro ottenimento di un permesso regolare. Possono invece circolare su strada quelle di interesse storico e collezionistico, purché posseggano i requisiti previsti per questo genere di veicoli e un’adeguata e costante attività di manutenzione e conservazione.

La tecnologia come contrasto ai furti delle moto

Secondo le ultime stime della Polizia di Stato, nel 2022 sono spariti 31.138 tra moto, scooter e ciclomotori, il 16,59% in più rispetto all’anno precedente. Anche sul fronte dei ritrovamenti le notizie non sono buone: se ne recuperano solo poco più di 12mila, il 39% di quelle rubate.

I ladri, talvolta bande ben organizzate, vedono nelle moto, scooter e ciclomotori – se d’epoca anche meglio visto il loro alto valore economico – obiettivi spesso facilmente depredabili in pochi secondi. Le Forze dell’Ordine sono quotidianamente impegnate nel prevenire e reprimere questa forma di criminalità, ma è con la tecnologia che si potrà fornire un valido contributo nelle attività di contrasto. E dotare la moto, anche quella d’epoca, di un antifurto satellitare, è certamente il metodo più sicuro per proteggere il mezzo e, se rubato, di ritrovarlo tramite la geolocalizzazione.

In tal senso, la SlimBox Moto di Viasat (oggi parte di Targa Telematics), con tecnologie GPS e GSM/GPRS, è un sistema di localizzazione satellitare di piccole dimensioni che consente una percentuale di ritrovamenti sensibilmente maggiore rispetto al dato nazionale. E unisce tutte le funzionalità e le caratteristiche proprie di un’evoluta “scatola nera” con i servizi di assistenza della Centrale Operativa Viasat H24. In caso di moto a terra, infatti, si attivano automaticamente le procedure, riducendo i tempi per il soccorso. Senza contare che installando un dispositivo satellitare sulla moto si risparmia, come avviene per le auto, sul costo dell’Assicurazione.

Per saperne di più, visita la pagina Slimbox Moto >