È nota la cronica carenza di conducenti e i numeri raccolti dall’Iru (Unione Internazionale Trasporti Stradali) raccontano che a livello mondiale, mancano all’appello mezzo milione di autisti, di cui circa 20mila in Italia. E’ un fenomeno questo con cui le aziende si confrontano da tempo e che va addebitato a diversi fattori, non ultimo le malattie professionali ascrivibili all’attività di autotrasportatore.
Le malattie professionali nel settore del trasporto su strada
Secondo l’Inail (Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro), a fianco dei rischi di incidente stradale vanno tenuti presenti anche quelli per la salute da posture fisse e prolungate, da vibrazioni trasmesse al corpo intero, da rumore, da movimentazione manuale dei carichi, da condizioni climatiche avverse, da criticità organizzative (lavoro a turni, lavoro notturno, lavoro in solitario), da esposizione ad agenti chimici aerodispersi. Anche fattori di fragilità individuale, stili di vita e percezione del rischio da parte dei lavoratori possono incidere sul rischio tanto di infortuni quanto di malattie. L’obesità, eventualmente associata all’abuso di tabacco, alcoolici ed altre sostanze psicotrope, contribuisce alla comparsa di apnee notturne che, impedendo di riposare adeguatamente, determinano sonnolenza diurna con riduzione della capacità attentiva e possibili ‘colpi di sonno’.
Come sta cambiando la professione dell’autista
È innegabile che il lavoro dell’autotrasportatore è impegnativo e richiede un sacrificio importante. Ma sarebbe anche giusto comprendere come questa professione negli ultimi anni si stia trasformando non solo in termini di condizioni lavorative, ma anche di livello tecnologico, culturale e formativo. L’intero settore della logistica e del trasporto merci sta affrontando un percorso di digital transformation, essenziale per ottimizzare i processi interni, per ridefinire l’assetto organizzativo, rendere più sicuro il lavoro e differenziarsi dai competitor. Oggi agli autisti non viene più chiesto solo di conoscere e rispettare il codice della strada e le normative, ma dovranno saper gestire i sistemi digitali, anche quelli che connettono il veicolo che guida all’azienda. A tal proposito Viasat Fleet accompagna le imprese, piccole e grandi, sulla strada del cambiamento. Soluzioni hi-tech e servizi di telematica satellitare per il Fleet Management per garantire ai gestori delle flotte i massimi livelli di assistenza, sicurezza, risparmio e protezione per i mezzi, le merci e le persone.