La mobilità…e le città diventano ‘smart’

Intervista con Carlo Maria Medaglia Docente di Sistemi e Tecnologie UNIVERSITÀ LA SAPIENZA – ROMA
Strade tecnologiche che sappiano comunicare dati sui flussi di traffico, interagire con i veicoli in uno scambio reciproco di informazioni, chiamare in caso di emergenza, sanzionare le violazione al codice della strada e informare gli utenti/automobilisti delle condizioni della viabilità. Ma non solo; a questo panorama aggiungiamo un trasporto pubblico locale facile e affidabile con informazioni alle fermate o nelle stazioni, biglietti acquistabili con lo smartphone e performance di servizio monitorate. La via alla Smart Mobility è cominciata.

In quale misura la telematica è uno dei fattori che hanno contribuito allo sviluppo dei moderni sistemi di trasporto?

L’applicazione della telematica nel mondo dei trasporti ha aperto ampi orizzonti sia per gli operatori del settore, che hanno potuto contare sull’ utilizzo di sistemi di gestione migliori, sia per gli utenti dei sistemi di trasporto, che oggi possono disporre di informazioni più efficienti e di servizi a valore aggiunto. La telematica ha aperto le porte ad un’efficace gestione del traffico, ad un miglioramento dell’interconnessione tra i vari modi di trasporto. Oggi le esperienze italiane in tema di Smart Mobility sono ancora limitate e frammentarie, ma l’utilizzo della telematica ha permesso di prefigurare quello che è e sarà, il moderno sistema dei trasporti.

Maggiore sicurezza, qualità, competitività ed efficienza dei trasporti. Insomma ITS e Black Box per il bene di tutti?

I Sistemi di Trasporto Intelligente (ITS) sono uno strumento fondamentale per il governo della mobilità, la sicurezza stradale e lo sviluppo di un modello di mobilità sostenibile. Essi nascono dall’applicazione delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni al settore dei trasporti e mirano a garantire l’efficienza delle infrastrutture, la sicurezza degli utenti e l’efficacia della rete stessa dei tra- sporti. Possiamo sicuramente considerarli un bene comune perché hanno la capacità di integrare in maniera intelligente le informazioni ed i dati provenienti dai veicoli, dagli utenti, dalla infrastruttura e permettono di gestire in maniere organica ed unitaria tutte le problematiche legate alla mobilità, riducendo al tempo stesso l’impatto ambientale e migliorando la qualità della vita dei passeggeri. I numerosi progetti di telematica che sono stati applicati alla mobilità in campo internazionale ed europeo, hanno permesso di dimostrare in modo tangibile i benefici derivanti dagli ITS.

In sintesi?

Già nel Libro Bianco 2011, la Commissione Europea aveva valutato l’impatto dell’utilizzo dei sistemi realizzati in tutto il mondo, a livello siaurbano sia extraurbano, per quantificare i benefici apportati dagli ITS. Sulla base dei dati relativi ad una seriedi esperienze condotte in diversi Paesi, sia negli Stati Uniti sia in Europa, il Libro Bianco Europeo ha fornitocifre significative sui risultati ottenuti: riduzione dei tempi di spostamento del 20%; aumenti della capacità della rete del 5 – 10%; diminuzione del numero di incidenti del 10÷15%; diminuzione delle congestioni del 15%; riduzione delle emissioni inquinanti del 10%; riduzione dei consumi energetici del 12%.

La tecnologia non come un costo da sostenere ma come una risorsa. Manca cultura sul tema?

Il modello italiano che regola e governa l’innovazione tecnologica è ormai da lungo tempo intrappolato nel paradigma che identifica la tecnologia come un costo. Non possiamo sicuramente negare che la realizzazione di un’infrastruttura tecnologica in grado di regolare la vita ed il funzionamento di una città, non abbia un peso sull’economia globale della città stessa. E’ altrettanto vero, tuttavia,che se valutiamo oggettivamente i risultati prodotti dall’utilizzo della tecnologia in settori come quello del trasporto e della logistica, non possiamo trascurare l’importanza dell’investimento che le attuali città fanno sul proprio futuro e su quello dei cittadini. L’interazione d’informatica, telecomunicazioni e multimedialità, consentono di affrontare in modo innovativo i problemi della mobilità pubblica e privata, sviluppando in modo coordinato e funzionale, soluzioni atte a raggiungere sicurezza, efficienza, efficacia ed economicità, nel rispetto dell’ambiente. L’evoluzione nel settore dello sviluppo tecnologico, infatti, consente di gestire in modo “intelligente” il sistema dei trasporti nella sua totalità, per far fronte alle esigenze sia degli operatori sia dei viaggiatori.

Smart Mobility ma anche … Smart City. Insomma, città sempre più intelligenti?

Non si può prescindere dall’evoluzione di qualsiasi città in una città Smart, ma questo non può in nessun modo avvenire in modo non organico e razionale, avendo tra le prime cose chiaro in testa il rapporto costi/ benefici di ogni singola infrastruttura tecnologica. Solo in questo modosi potrà passare dalla tecnologia come base di tanti progetti pilota, alla tecnologie come piattaforma di sistema di una delle nostre città. Ci muoviamo all’interno di spazi popolati da applicazioni verticali che interagiscono con strati di software, sensori e device di vario genere e che si pongono come obiettivo quello di rendere la città più vivibile ed ecologica. Tuttavia, superata la pulsione tecno-efficientista e da docente d’interazione uomo-macchina,preferisco pensare l’innovazione tecnologica delle città non alla base della rivoluzione Smart, ma alla base di un processo pre-tecnologico, che vede nella partecipazione e nella relazione dell’individuo con lo spazio, la chiave per migliorare la qualità della nostra vita.

Le soluzioni Viasat offrono una qualità della vita migliore. Come sfruttarle al meglio?

L’Italia è una Nazione che da sempre si è contraddistinta nel panorama internazionale per la professionalità e la specializzazione delle proprie risorse così come per la peculiarità dei propri prodotti ma anche dei propri processi produttivi. Purtroppo la crisi degli ultimi anni e il progressivo indebolimento della nostra economia, hanno rallentato il processo produttivo delle nostre aziende e con esso anche l’investimento in innovazione. Se penso a Viasat, azienda leader nel suo settore di riferimento, sempre attenta alla specializzazione e all’innovazione ma soprattutto all’individuazione di soluzioni finalizzate al miglioramento della qualità della vita, non posso fare a meno di pensare che sia necessaria un’azione forte del governo (a tutti i livelli territoriali), finalizzata a valorizzare realtà come questa. Serve una programmazione chiara e d’indirizzo, che supporti le aziende a superare questo momento di difficoltà attraverso una fiscalità agevolata e procedure burocratiche più snelle e veloci. Bisogna supportare le aziende nel fare rete ma soprattutto sostenere quelle realtà che investono nell’innovazione e nel rafforzamento del rapporto con il mondo della ricerca non solo italiana. La sfida per la competitività delle imprese italiane, capace di determinarne il successo e la sopravvivenza, è quindi quella di fare leva sulle caratteristiche distintive del “Made in Italy”, come la creatività, il design e l’innovazione produttiva.