Di Marco Petrone, Vicepresidente VIASAT GROUP
Da tempo si parla dell’innovazione digitale che porterà a una profonda trasformazione dell’industria Automotive. Quello che però non è ancora chiaro a tutti è che questo cambiamento sta avvenendo a grande velocità. Non solo sui mercati internazionali, ma anche qui da noi. I numeri parlano chiaro: si stima che entro il 2020 la penetrazione delle connected cars in Europa possa raggiungere il 100% in grandi paesi come Germania, Regno Unito e Francia. Anche in Italia il trend è in crescita: erano 7,5 milioni a fine 2016 (+40% rispetto al 2015) e 11 milioni a fine 2017, per circa un quarto del parco circolante totale. Crescita favorita in tutta l’Ue dall’entrata in vigore del servizio eCall: da marzo dello scorso anno, infatti, tutte le vetture di nuova omologazione devono essere dotate di un dispositivo di sicurezza per attivare i soccorsi, anche in automatico, in caso di crash. A livello globale, infine, secondo Frost & Sullivan, la vendita di connected cars nei prossimi anni procederà ad un ritmo sostenuto, passando dai 25 milioni del 2017 ai 70 milioni nel 2022. Non solo auto connesse, però. C’è infatti molta aspettativa anche per la produzione dei veicoli autonomi. I lavori continuano nonostante ci sia, oggi, da parte dei consumatori finali, molto scetticismo sulla futura disponibilità. Gli analisti di mercato sono ottimisti e convinti che i benefici potenziali legati alla diffusione di questi veicoli (dai minori incidenti, alla riduzione del traffico e alla maggiore inclusività della nuova offerta) spingeranno il mercato. Le stime di Frost & Sullivan parlano di un mercato da oltre 80 miliardi di dollari entro il 2030. È l’innovazione, quindi, che farà crescere ulteriormente una industria, quella dell’Automotive, assolutamente consolidata. E la disponibilità di un numero sempre più elevato di auto tecnologicamente avanzate in circolazione (connesse e/o autonome) sarà il motore per la nascita di nuovi mercati. Juniper Research, ad esempio, ha stimato che le vendite di nuovi servizi ai consumatori, abilitati principalmente dalla disponibilità dei Big Data, arriveranno a un valore di 49,2 miliardi di dollari già nel 2022. Nel complesso il mercato totale dell’auto crescerà a 7.800 miliardi di dollari nel 2030. Ed è proprio questo il contesto perfetto per il Gruppo, strategicamente posizionato sulle diverse declinazioni di servizi e prodotti che le tecnologie telematiche consentono: dall’Insurtech al Fleet Management, dal Big Data all’IoT, dai servizi di centrale operativa h24 in ambito security, safety e assistance alle soluzioni smart cities, dalle connected people ai connected buildings. Tutte soluzioni che il Gruppo sta esportando nei Paesi laddove esiste una presenza diretta attraverso le sue controllate. La capacità di progettare e realizzare prodotti e relativi servizi dedicati ed erogare gli stessi nell’ambito del medesimo gruppo di aziende, differenzia Viasat da tutti i competitor europei e fa dell’Azienda il più rapido, efficace e completo operatore LBS oggi presente sul mercato.