AL VIA IL PROGETTO PLATE CHECK

Intervista con Umberto Guidoni, Segretario Generale Fondazione ANIA

Cos’è il progetto Plate Check e come nasce?

Abbiamo scelto un nome inglese per un problema prevalentemente italiano: quello dell’evasione assicurativa. Questo progetto consente di aumentare la massa critica dei controlli sui veicoli e lo scopo principale è quello verificare la regolare copertura assicurativa.

Che tipo di strumenti vengono usati?

Sono gli Street Control, strumenti in grado di leggere fino a 100 targhe al secondo e in grado di trasmettere su un dispositivo collegato, in tempo reale, le informazioni relative alla copertura del veicolo “fotografato”. Oltre alla copertura assicurativa, si può verificare anche se il mezzo è in regola con la revisione.

Dove è operativo il progetto Plate Check?

È operativo su tutto il territorio nazionale. Noi abbiamo fornito i dispositivi ai compartimenti della Polizia Stradale, dando la precedenza alle 29 province che, secondo un regolamento dell’Ivass, sono quelle dove avvengono più incidenti. Abbiamo seguito questo principio anche per verificare se il fenomeno di un’elevata incidentalità fosse collegato a quello dell’evasione assicurativa. Abbiamo comunque lasciato nella disponibilità della Polizia Stradale la possibilità di individuare altre province che possono essere oggetto dell’attività.

Quali sono stati i primi risultati?

Dal report sull’attività aggiornato al primo marzo 2019 risultano oltre 910.000 controlli, dai quali sono risultati quasi 19.000 veicoli senza copertura assicurativa (2,06% del totale dei controlli) e oltre 25.600 veicoli senza revisione (2,81%). La stessa tipologia di controlli viene effettuata anche da alcune polizie municipali e, a livello tecnico, potrebbe essere svolto anche dalle telecamere delle ztl, dei tutor o degli autovelox. Oggi manca un decreto attuativo che consenta di dare la possibilità a tali dispositivi di effettuare anche questo tipo di controlli, così è nato il progetto Plate Check per verifiche che, secondo l’esperienza maturata negli anni con le iniziative della Fondazione ANIA, sono essenziali anche per evitare fenomeni di pirateria stradale e di scorretti comportamenti alla guida.