”Al Ministero dello Sviluppo economico stiamo lavorando per riformare il sistema della responsabilità civile della circolazione degli autoveicoli (Rc auto)” ha dichiarato Simona Vicari, sottosegretario allo Sviluppo Economico. “In questo senso ho attivato un tavolo di confronto con tutte le categorie interessate, al fine di giungere ad una riforma condivisa e sostenibile. Si dovrebbe arrivare a ottobre a un decreto che potrebbe essere un collegato o viaggiare in parallelo alla Legge di Stabilità”. Si tratta sicuramente di una volontà meritevole che speriamo possa anche riportare i riflettori sul tema della scatola nera a bordo dei veicoli che, pur contemplata nella famosa Legge “Liberalizzazioni” n. 27/2012, attende da ben 18 mesi il decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo Economico che dovrebbe definire gli standard e il famoso protocollo per la portabilità e l’interoperabilità dei dispositivi. Un passo fondamentale per aprire definitivamente il mercato dei dispositivi telematici satellitari a bordo dei veicoli applicato alle assicurazioni con tutti gli effetti positivi che ne potrebbero derivare in termini di lotta alle frodi e, conseguentemente, di risparmio sui costi assicurativi sia per le compagnie che per gli assicurati.
”L’obiettivo è di rafforzare la trasparenza, migliorare i meccanismi di tutela dei consumatori e soprattutto garantire tempi certi e più brevi nel risarcimento dei danni. A questi vanno aggiunti interventi che permettano di aprire ulteriormente il settore assicurativo ad una maggiore concorrenza, da cui non potranno che discendere effetti positivi. Inoltre, è tempo di avviare la modulazione delle tariffe assicurative, evitando le attuali punte tra il Nord ed il Sud d’Italia. Ridimensionare, quindi, il gap tra le varie zone del Paese attraverso principi di equità e solidarietà, importantissimi in questo momento di profonda crisi per le famiglie, reintroducendo il principio della mutualità con la verifica dell’obbligo a contrarre” ha aggiunto Vicari. “Infatti l’Isvap, oggi Ivass, ha sanzionato duramente il fenomeno della mancata stipulazione dei contratti assicurativi o del ricorso ad alte tariffe, che di fatto hanno impedito ed impediscono tuttora in determinate zone d’Italia di assicurarsi. Si tratta di un fenomeno grave sul quale è necessario intervenire perché la copertura assicurativa non deve trasformarsi per alcuni italiani in un privilegio. A breve perciò formuleremo le prime proposte concrete, che punteranno a trovare la più ampia condivisione tra i soggetti interessati”.