Si inaspriscono le pene per i ladri di biciclette

Le rubano ovunque. Di giorno e di notte, dai garage o per strada, dalle cantine o nei cortili condominiali. Portarle via è molto facile, essere presi estremamente difficile: i furti di biciclette sono diventati un affare per ladri occasionali o per vere e proprie bende specializzate e tecnologicamente preparate.

È giusto ricordare che “Una bicicletta non adeguatamente protetta o legata è un bene mobile che viene esposto alla pubblica fede”: per questo per il ladro che lo ruba scatta il reato di furto aggravato. Lo stabilisce la sentenza n. 35997/2022 della Cassazione. Quindi contrariamente a quanto avviene con i mezzi a motore lasciati con le chiavi attaccate, il cui il proprietario è multabile per negligenza (articolo 158 del Codice della Strada), per una bici lasciata incustodita – per necessità e non per consuetudine – l’aggravante ricade sulla persona che la ruba o tenta di rubarla.

Da ciò derivano una serie di conseguenze: è legale lasciare una bicicletta in sosta senza legarla con una catena; lasciare la bicicletta non legata non comporta responsabilità per il suo proprietario; in caso di furto, il fatto che la bicicletta sia stata lasciata senza protezioni non impedisce al proprietario di sporgere querela contro il ladro; il furto di una bici senza catena non esclude il diritto al risarcimento.

Per il furto aggravato della bici lasciata senza protezioni la sanzione prevista dal Codice penale è la reclusione da 2 a sei anni e della multa da 927 a 1.500 euro. Invece, se si tratta di “furto semplice”, senza cioè aggravanti (per esempio una bici legata con la catena che viene manomessa o spezzata) la pena va da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 3 anni di reclusione, mentre la multa da 154 a 516 euro.

Essere derubati della bici, oggi, anche per la presenza di modelli sempre più evoluti, ma anche sempre più costosi, costituisce un danno economico rilevante. Proteggerle adeguatamente è importante e la tecnologia satellitare, magari in aggiunta alle tradizionali catene o lucchetti, rappresenta un’arma fenomenale. A tal proposito Sherlock di Viasat è progettato per monitorare la bici in qualsiasi momento. Ciò che lo differenzia dai normali localizzatori satellitari è il collegamento H24 con la Centrale Operativa Viasat: in caso di furto o se qualcuno cerca di rimuovere il dispositivo, si attiva l’allarme e avvia le procedure delle Forze dell’Ordine per il recupero del mezzo. Ma Sherlock non si caratterizza per essere solo antifurto; è disponibile anche il tasto SOS per ricevere eventuali soccorsi sanitari, in caso di malore, o meccanici, in caso di guasto.

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