La tecnologia informatica nella fase iniziale, parliamo degli anni Settanta, veniva vista in molti casi come una potenziale minaccia, poiché imponeva un profondo cambiamento strutturale e una trasparenza gestionale. Della serie: “ma se viene la Finanza è tutto registrato!”. Le imprese che hanno saputo cogliere immediatamente l’opportunità di quella rivoluzione, adeguando coerentemente la propria organizzazione, sono riuscite a conseguire una crescita industriale e risultati commerciali prima impensabili con una “gestione a occhio”. Di questo è profondamente convinto Domenico Petrone, presidente di Viasat, azienda leader in Italia nei servizi telematici, basati su tecnologia satellitare, per l’assistenza, la sicurezza e la protezione di persone, veicoli e merci.“La stessa cosa”, continua Petrone, “sta accadendo con la tecnologia Info-Telematica che sta trasformando radicalmente il modo di fare impresa nel settore del trasporto merci, dove la ‘navigazione a vista’ dovrà necessariamente lasciare il passo a una gestione del trasporto più moderna, assistita e sicura. Chi l’ha già fatto, in realtà pochi in Italia, è in grado di affrontare la sfida competitiva internazionale, come dimostra l’esperienza di realtà nazionali importanti, quali Arcese Trasporti. Chi, invece, non ha compreso l’opportunità che queste nuove tecnologie rappresentano, rischia di non superare la crisi in atto, se non continuando a sperare nei contributi e nelle agevolazioni governative”.
Dunque, migliorare si può e si deve. E’ proprio nei momenti di crisi che occorre cambiare approccio. Non è possibile ottenere risultati diversi, operando sempre nello stesso modo. Bisogna avere il coraggio di adottare strumenti innovativi e sviluppare nuove competenze. “E’ fondamentale comprendere che, grazie a un investimento minimo, è possibile ottenere una riduzione dei propri costi (fino a 10 mila euro l’anno per ogni mezzo per un risparmio stimato di circa il 9%)” sottolinea ancora il Presidente di Viasat, ribadendo i numeri delle analisi condotte da Viasat, presentate in occasione del convegno “Le Tecnologie per Migliorare Efficienza, Competitività e Ridurre il Costo dei Trasporti” di lunedì 23 settembre all’Unione Industriale di Torino, promosso proprio da Viasat con il contributo delle maggiori associazioni di autotrasporto.
Inoltre, è bene ricordare come la telematica necessiti non solo di infrastrutture per funzionare (Data Room e Piattaforme Info-telematiche multi-service), possibilmente realizzate da operatori qualificati nazionali, ma anche di dispositivi multi-funzione (Black Box 2.0) installati a bordo. Esattamente come avviene per la telefonia mobile dove i cellulari per funzionare hanno bisogno di celle telefoniche e infrastrutture di telecomunicazione. Stesso discorso vale per la connettività a livello Paese: è fondamentale che le piattaforme dei maggiori Telematics Service Providers siano collegate a una struttura logistica nazionale (per es. UirNet) al fine di creare una rete globale, interconnessa a dogane, porti, interporti, trasportatori, operatori di servizi di sicurezza, solo per citare alcuni esempi.