L’autotrasporto riparte in 10 mosse

Intervista con Daniele Simonaggio Fleet Solutions Manager VIASAT GROUP
Affidabilità, professionalità, gestione ottimale ed economicità: la sfida competitiva di Viasat Fleet Solutions si gioca su questi elementi.Ormai il mercato cerca aziende affidabili che offrano un servizio impeccabile, professionale ed economico. Solo attraverso una completa gestione del servizio si può ottenere tutto ciò. Viasat, grazie alla propria esperienza maturata nel campo della telematica di bordo e dei servizi LBS (Location Based Services), è sicuramente il partner ideale col quale raggiungere questi obiettivi strategici.

A chi si rivolge la vostra offerta? 

L’offerta Viasat Fleet si rivolge a tutte le aziende operanti nel settore della mobilità, in particolare a quelle impegnate nel trasporto merci, la raccolta rifiuti, il trasporto di sostanze pericolose o tossiche e quello pubblico a lungo raggio. La qualità delle soluzioni telematiche Viasat assicura a tutti gli operatori del settore mobilità un mondo di informazioni accessibili dalla Web Console, quale risposta efficace alle esigenze di monitoraggio, localizzazione e reporting della flotta, delle merci e delle attività (consuntivazione ore di lavoro dei mezzi, monitoraggio ore di guida degli autisti; analisi ed ottimizzazione della gestione operativa e dei consumi di carburante; sicurezza e assistenza). L’utilizzo dei sistemi satellitari Viasat, inoltre, riduce notevolmente la frequenza dei furti e permette un recupero dell’86% dei veicoli rubati. La telematica poi consente di ottimizzare mediamente di 15/20% l’efficienza della flotta nel suo complesso risultando essere sempre più un fattore competitivo.

La web console è il vero gioiello dell’offerta, mi sembra di capire…

Assolutamente si. Ed oltre a quanto le ho già detto, è stata rilasciata una nuova funzione sulla web console RunTracker Viasat, dedicata ai Fleet Managers. Si tratta di un servizio davvero utile che consentedi visualizzare su mappa, direttamente via web tramite la console di monitoraggio e gestione del sistema RunTracker, le informazioni in tempo reale sulla situazione delle strade e autostrade italiane (traffico, viabilità, incidenti, interruzioni, lavori in corso, ecc….). Tutto nasce dalla partnership con il CCISS – Viaggiare Informati, d’informazione sulla sicurezza viabilità del Ministero delle e dei Trasporti, che ha di mettere a fattor comune i “big delle due realtà per conseguentemente le diverse di prestazioni offerte ai rispettivi clienti. Le notizie sul traffico e viabilità, fornite dal CCISS, vengono integrate con quelle provenienti, in forma rigorosamente anonima e aggregata, dai dispositivi satellitari Viasat, per avere aggiornamenti sempre più puntuali e precisi sul traffico e la viabilità al servizio di una mobilità intelligente e sicura.

Avete stilato un decalogo per rimettere in moto l’autotrasporto.Di cosa si tratta?

Secondo le stime del Piano Nazionale della Logistica, approvato nel 2012 dalla Consulta dei trasporti e della logistica, l’inefficienza nel sistema logistico costa al Paese oltre 40 miliardi di euro, pari al 2,5% del PIL. Anche lo studio ANFIA, riprendendo le analisi contenute nel Piano della logistica, sposa le linee d’intervento per sviluppare il percorso d’ammodernamento del sistema trasporto merci in Italia. Nel maggio 2012, la Consulta dei trasporti e della logistica, ha presentato al precedente Governo alcune proposte operative per l’adeguamento del quadro normativo. A tal proposito Viasat Fleet ha stilato un decalogo di proposte per dare nuovo slancio al comparto dell’autotrasporto nel nostro Paese. Gli obiettivi degli interventi riguardano, in particolare, la diffusione della telematica per ottenere benefici non solo per il settore del trasporto merci, ma per il Paese intero.

Quali sono le 10 mosse che indicate per rimettere in moto l’autotrasporto?

Miglioramento della qualità dei mezzi, delle strutture del trasporto e dell’Information Technology; realizzazione di uno sportello unico doganale e interoperabilità con porti, interporti e i maggiori TSP; ottimizzazione della distribuzione urbana e riduzione dei tempi di attesa al carico e allo scarico delle merci; aggregazione e sviluppo di specializzazioni e competenze tecnologiche in ambito trasporto merci; tracciabilità dei mezzi e delle merci pericolose e non, mediante nuove soluzioni tecnologiche; miglioramento spedizioni delle merci con riduzione dei tempi e incentivazione del trasporto “franco destino”; sviluppo capacità di preventivazione e consuntivazione di ogni singola spedizione; miglioramento delle sicurezza stradale e riduzione costi sociali. Infine riduzione dei furti, sinistri, delle frodi e dei relativi costi delle polizze assicurative e maggiore tutela dell’ambiente, contrastando trasporti illeciti verso discariche abusive.

E questi interventi hanno l’obiettivo di generare..?

Più competitività delle imprese di trasporto e dei loro servizi, avviando una nuova logica degli investimenti con relativa crescita dimensionale delle aziende, incentivando, laddove possibile, l’aggregazione delle stesse. Più efficienza logistica, migliorando l’organizzazione del servizio, anche tramite la formazione tecnologica del personale, riducendo i viaggi a vuoto e i tempi di attesa per il carico e lo scarico, favorendo nel contempo il miglioramento complessiva del servizio (es. accelerazione dello sportello unico doganale). Più sviluppo delle politiche d’incentivazione, per il trasporto “franco destino” e per migliorare l’efficienza dei consumi e il rimborso delle accise sul gasolio, come la gestione e la certificazione telematica puntuale di ogni singolo trasporto. Più sicurezza sulle strade, grazie ad azioni di sensibilizzazione per uno stile di guida più virtuoso, monitorando i comportamenti fraudolenti con strumenti telematici per contrastarli efficacemente e, conseguentemente, ridurre i premi assicurativi. Più etica per una società che sappia essere maggiormente civile e ligia alle regole.

Se dovesse indicare un punto debole del decalogo?

Il punto debole del decalogo è unicamente culturale. Comunicare e diffondere l’innovazione tecnologica, anche alle piccole aziende del nostro territorio, portare a conoscenza di queste realtà i vantaggi della telematica satellitare, a fronte di modesti investimenti, insegnare agli operatori del settore il migliore utilizzo della tecnologia, produrrebbe un vantaggio non solo per le aziende di trasporto italiane, ma più in generale per l’intero Paese. Di fronte a questo scenario è opportuno che il legislatore prenda iniziative capaci di rianimare il settore del trasporto merci in Italia, spingendolo a crescere e innovarsi per “trainare la ripresa e la crescita della nostra economia”.