Una crescita ad un tasso del 19% da qui al 2026. È questa la stima indicata da MarketsandMarkets (una piattaforma di intelligence competitiva e ricerche qualificate di mercato) per le connected car, con il segmento di mercato destinato a raggiungere 56,3 miliardi di dollari, poco meno di 51 miliardi di euro, tra quattro anni.
Tra i fattori chiave di sviluppo, il report individua la crescente domanda di mercato per le soluzioni di connettività a bordo dei veicoli e l’evoluzione legislativa che tende a favorire l’incremento dei sistemi di trasporto intelligenti. Il principale ostacolo è invece la mancanza di infrastrutture di comunicazione adeguate nei paesi in via di sviluppo, che impediscono in queste aree l’adozione delle tecnologie di auto connessa.
Secondo uno studio di Strategies& (PwC), a livello globale circolavano 236,54 milioni di veicoli connessi nel 2021, divisi tra USA, Europa e Cina e, in misura molto minore, Giappone. Se nel 2021 le auto connesse costituivano 24%, 31%, 33% e 12% del parco circolante rispettivamente di USA, Europa, Cina e Giappone, arriveranno a coprirne la metà per USA ed Europa nel 2025, e oltre il 90% nel 2035.
Un ulteriore step di sviluppo del mercato è atteso dalle tecnologie per la guida autonoma. Diverse case automobilistiche hanno già ottenuto il via libera per il terzo livello di guida autonoma, caratterizzato dal fatto che il veicolo può muoversi senza il controllo del driver (il quale deve comunque essere pronto a intervenire in caso di necessità), grazie a un sistema che è in grado di agire sui comandi principali come il volante, l’acceleratore e i freni.
Come ogni innovazione, anche in questo caso sorgono nuove criticità da gestire. Secondo un sondaggio condotto dall’Osservatorio Connected Car & Mobility del Politecnico di Milano, in Italia i consumatori sono interessati ai veicoli connessi, in particolare alle soluzioni per l’assistenza al parcheggio (55%) e alla guida (51%), ma nel 40% dei casi vivono con timore la prospettiva di perdere il controllo del mezzo (40%) e gli attacchi hacker (27%). La crescente familiarità con questi veicoli e l’evoluzione tecnologica dovrebbero consentire di migliorare la situazione.
Il progresso tecnologico guida l’evoluzione del comparto automotive. E le tecnologie Viasat per la Smart City, con il dialogo infrastrutture-sistemi di bordo, consentono di rendere la circolazione più fluida e più sicura, di efficientare flussi di traffico, parcheggi e di prevenire ogni tipo di rischio derivante da incidenti, ostacoli improvvisi e condizioni meteo avverse. Permettono, inoltre, di offrire nuovi servizi assicurativi, servizi per la mobilità sostenibile, informazioni per i Costruttori per la valorizzazione del veicolo, predizione e miglioramento nella gestione delle componenti del veicolo (servizi per i gestori delle flotte, per i driver), nuove soluzioni per la mobilità collettiva.