Come si poteva facilmente immaginare, il numero di incidenti stradali del 2022 ha subito un netto incremento. Il post pandemia, senza la presenza di limitazioni agli spostamenti, ha inevitabilmente fatto tornare alla memoria di tutti quanto questo sia un fenomeno che ancora oggi coinvolge drammaticamente il nostro Paese.
A tal proposito, è bene ricordarlo, con delibera 14 aprile 2022, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica lo Sviluppo Sostenibile ha approvato il Piano nazionale della sicurezza stradale 2030 (pubblicato in GU Serie Generale n.169 del 21-07-2022) con l’obiettivo di riduzione del 50 per cento del numero di decessi sulle strade all’anno 2030 (e zero morti entro il 2050) e il dimezzamento dei feriti gravi. Inoltre mira ad una riqualificazione generale della sicurezza nelle strade con interventi sulle infrastrutture per le quali si stimano interventi per 14 miliardi da realizzare anche tramite il PNRR.
Quello della sicurezza stradale è un tema centrale nella politica comunitaria. Non solo tolleranza zero verso i trasgressori, ma anche nuove misure di prevenzione. Tra queste un limite di velocità di 30 km orari valido in tutti i centri urbani d’Europa sul modello di quanto già fatto in alcune città dell’Ue. Il cambio dello stile di guida ha avuto l’effetto di ridurre drasticamente i morti dell’utenza più debole (pedoni, ciclisti) e mostrato benefici effetti sia sull’ambiente sia sul traffico: aumenta la sicurezza, riduce il rumore e l’inquinamento e recuperare la qualità della strada come spazio pubblico.
Questa misura è stata introdotta fin dagli anni ‘90 a Helsinki e più recentemente a Bilbao, Stoccolma, Parigi, Barcellona Grenoble, Bruxelles, Graz (solo per citarne alcune). L’Olanda e la Spagna hanno da poco approvato una legge nazionale per renderla obbligatoria su tutte le strade urbane.
E in Italia? Olbia è stata la prima città italiana a introdurre il limite di 30 km/h nelle vie del centro abitato a partire da giugno 2021. A Milano e a Torino sono state fatte delle sperimentazioni. Ed è stato presentato in questi giorni il progetto Bologna Città 30 (solo alcune strade rimarranno a veloce, con un limite di 50 km/h) che prevede un investimento di 14 milioni di euro nell’ambito della sicurezza stradale. L’obiettivo è rendere la città più sicura attraverso campagne di comunicazione e di educazione stradale, utilizzo di dispositivi sanzionatori, creazione di nuove aree pedonali e soprattutto uno scatto sulla connettività e tecnologie digitali.
Lo sa bene Viasat, eccellenza italiana nei servizi di sicurezza satellitare e IoT che, attraverso soluzioni e servizi sempre più performanti, garantisce la sicurezza a 360 gradi al veicolo e ai suoi occupanti.