Dall’Europa una spinta alla sicurezza

di Antonio Cancian (Rappresentante Italiano Commissione Trasporti UE)

Anche se con il Programma d’azione europeo 2001-2010 non è stato raggiunto l’ambizioso obiettivo fissato, quello cioè di dimezzare il dieci anni il numero di incidenti mortali, sono stati comunque realizzati sensibili progressi. Senza dubbio è stato un forte catalizzatore per l’UE e per i singoli Stati membri per incentivare gli sforzi volti a migliorare la sicurezza stradale. Con il nuovo Piano, scadenza 2020, si cerca ora di fare il salto di qualità nel contrasto alla rischiosità stradale, riconfermando l’obiettivo di una riduzione del 50% delle vittime della strada. Comunque viene lasciato agli Stati membri il compito di definire il proprio obiettivo di lungo termine, basandosi sul livello di sicurezza di partenza e concentrando le proprie azioni sulle aree per le quali le prestazioni di sicurezza sono più carenti. Per raggiungere questo risultato sarà necessario lavorare sul miglioramento dell´educazione stradale e della preparazione degli utenti della strada, rafforzare l´applicazione della normativa, migliorare la sicurezza delle infrastrutture e aumentare l´utilizzo delle moderne tecnologie a bordo del mezzo per la gestione del traffico, oltre a migliorare i servizi di assistenza e di emergenza. Seppur guidare un’auto sia considerato ormai una consuetudine nella vita quotidiana, rimane sempre un’attività che richiede responsabilità e maturità. Talvolta può rappresentare anche un pericolo. Sapere cosa fare nelle fasi di emergenza o di minaccia fa la differenza tra il vivere la strada nel segno della sicurezza o meno. L´interazione tra utente mezzo e infrastruttura è un settore in cui gli sviluppi tecnologici hanno margini molto ampi di applicazione e l’Europa crede fortemente nella politica di promozione dei Sistemi di Trasporto Intelligente (ITS). La tecnologia rappresenta uno strumento indispensabile nel contrasto all’incidentalità stradale e decisivo per organizzare tempestivamente i soccorsi idonei in caso di incidente. L’Italia lavora attivamente sul tema e a più livelli; è mio auspicio che per il raggiungimento di questo risultato epocale, il dimezzamento del numero delle vittime sulle strade europee, si coinvolgano nel nostro Paese tutti gli attori interessati, avvalendosi dell’esperienza delle aziende leader del settore. Viasat è certamente una di queste!