Quello dei sinistri a rischio truffa è un fenomeno che coinvolge da sempre il nostro Paese e le compagnie assicurative ne verificano solo una minima perché tra spese legali e investimenti necessari in tecnologia, spesso alle aziende conviene chiudere un occhio. Se invece indagassero su tutti i sinistri sospetti che denunciano i propri clienti, il risparmio per tutto il sistema arriverebbe a 2,4 miliardi di euro. È la stima fatta da Konsumer nella sua ultima indagine, che si basa su dati ufficiali Ivass.
Per sinistro a rischio frode si intende tutti quegli incidenti in cui, ad esempio, è coinvolto un mezzo già incidentato negli ultimi mesi, oppure in cui ricorre lo stesso testimone, o se sono avvenuti nei 15 giorni prima della scadenza o dopo la stipula. Situazioni sospette, appunto, ma non per forza truffaldine. L’unico modo per scoprirlo è indagare ma farlo implica sobbarcarsi dei costi, con esiti incerti. I dati Ivass sono categorici: dal 2013 al 2019 le compagnie hanno denunciato 22.644 clienti, con 1.425 condanne e solo 439 assoluzioni. Significa che solo una denuncia su tre è arrivata a conclusione tra prescrizioni e attese infinite. Nel 2020 i sinistri a rischio frode sono stati quasi 500mila. Di questi, però, solo uno su due è stato approfondito e solo lo 0,8% ha portato a una denuncia o una querela da parte dell’impresa.
Secondo i calcoli di Konsumer, se tutti i 500mila sinistri sospetti fossero stati denunciati e la compagnia avesse avuto ragione, calcolando un costo medio di 4900 euro a sinistro, il risparmio sarebbe di 2,4 miliardi di euro. Il dato reale, invece, è di 250 milioni di euro: questo è il totale dei risarcimenti non pagati grazie alle attività antifrode. Il 10% del potenziale risparmio.
Questo delle frodi RC Auto è un fenomeno che coinvolge tutti perché il costo viene spalmato su tutti gli assicurati sotto forma di premi più alti. Un’efficace attività antifrode è costosa, tra sistemi informatici, costi giudiziari e tempi lunghi della giustizia. È quindi indispensabile investire in prevenzione. Grazie ai passi avanti della tecnologia, infatti, è possibile difendersi da truffe che possono prevedere sia la simulazione di un sinistro, sia una richiesta di risarcimento danni gonfiata.
A tal proposito Viasat è oggi partner tecnologico di numerose compagnie assicurative che grazie alla telematica satellitare hanno ottenuto importanti risultati in termini di riduzione del costo dei sinistri, realizzazione di polizze innovative (Pay Per Use o Pay As You Drive), fidelizzazione dei clienti. I sistemi telematici Viasat permettono alle compagnie e ai gruppi di assicurazioni di essere più competitivi, diversificare l’offerta e di ottimizzare la gestione dei rischi.