Intervista con Marco Cherri EENA ITALIA
Nonostante i progressi compiuti e gli accordi tra le varie parti interessate per quanto concerne l’attuazione del sistema eCall, la Commissione Europea ritiene che la sua diffusione sia ancora limitata. Eppure l’introduzione di questo sistema per lo sviluppo dell’assistenza nelle emergenze stradali salverà molte vite e ridurrà le spese sociali attraverso la tempestiva notifica e localizzazione degli incidenti stradali e la conseguente immediata risposta dei servizi di emergenza. Ecco allora che l’Ue lancia la sfida ai paesi membri: il sistema eCall deve essere obbligatorio entro il 2015.
Quali gli obiettivi del sistema eCall?
L’obiettivo del sistema eCall è quello di migliorare la sicurezza stradale e di salvare molte vite umane, andando a comprimere i tempi di soccorso alle persone vittime di un incidente o che abbiano avuto un malore, sostanzialmente permettendo ai sanitari di agire nella “golden hour”, la prima ora è infatti cruciale a permettere un soccorso efficace.
E quali i vantaggi?
Primo tra tutti quello della localizzazione, molto spesso infatti chi chiede soccorso dopo un incidente o a causa di un malore, non sa riferire da dove chiama. Poi il sistema eCall si attiva automaticamente se c’è un incidente, non c’è quindi la necessità che altri chiamino i soccorsi. Inoltre il mio pensiero va spesso a quelle persone che vengono ritrovate nelle scarpate o in zone isolate dopo giorni dall’incidente, con eCall si salverebbero senza ombra di dubbio.
Come funziona?
Viene collocata a bordo del veicolo una specie di Scatola Nera, con un modulo GSM che è collegato ad una antenna satellitare GPS ed al sistema vivavoce dell’auto. In caso di urto, con l’attivazione degli stessi sensori dell’airbag (almeno 2 dei sensori d’urto presenti sui veicoli), parte una chiamata voce al Numero Unico di Emergenza Europeo 112. La chiamata alla centrale del 112 trasmette in via telematica, come un vecchio modem, tutte le informazioni essenziali (MDS: dove è avvenuto l’incidente, il tipo di veicolo coinvolto, quali sensori sono stati attivati, etc.), poi collega immediatamente l’operatore del 112 con gli occupanti del veicolo che possono così riferire cosa sia realmente successo e di che aiuto necessitino. Ovviamente se l’operatore del 112 non riesce a stabilire un contatto voce, invierà il soccorso sanitario e tecnico senza esitare. eCall può anche essere attivato manualmente dagli occupanti del veicolo
in caso di malore, premendo l’apposito pulsante. Le chiamate eCall sono sempre identificabili dalle centrali del 112,
in quanto la codifica di inoltro della chiamata da parte degli operatori è differente da quella di una chiamata standard col telefono cellulare o fisso.
Cosa è necessario per una maggiore diffusione dell’eCall?
eCall non può funzionare senza che siano attivate in tutta Italia delle Centrali Operative del 112 capaci di ricevere queste chiamate, decodificando sul canale voce la trasmissione dati che contiene il MDS (Minimum Data Set), ossia le informazioni di localizzzazione e sul veicolo incidentato o che necessita di soccorso.
Cosa è stato fatto fino ad ora in Italia?
Il CEFRIEL è stato tra i primi organismi internazionali a testare il sistema eCall in Italia, ricercando assieme agli altri partner Europei delle soluzioni tecnologiche per renderlo fruibile. Inoltre la Regione Lombardia lo ha sperimentato fino allo scorso anno, andando a testare nella provincia di Varese una cinquantina di veicoli con a bordo eCall, all’interno del progetto HeERO che vede coinvolta la Presidenza del Consiglio dei Ministri e altri partners.
Ci sono realtà come Viasat che già utilizza questa tecnologia da anni. Come valorizzare questo patrimonio?
eCall è un sistema che permette il funzionamento in ogni paese d’Europa, utilizzando il Numero Unico di Emergenza Europeo 112, accessibile ovunque gratuitamente e con qualsiasi operatore di rete GSM. Il sistema eCall può essere arricchito da partner come Viasat, offrendo servizi aggiuntivi interfacciati col sistema eCall, ad esempio il soccorso dei veicoli che trasportano sostanze pericolose per permettere l’invio di un soccorso specializzato (sostanze chimiche o radioattive), oppure per gli utenti che hanno specifiche patologie si potrebbero immediatamente rendere disponibili
ai medici che intervengono sulle condizioni sanitarie di un paziente (malattie croniche, cardiopatie, etc.), anche in lingua straniera se necessario. Per Viasat è possibile contribuire a migliorare la qualità del soccorso, in tutta Europa.