Big Data for big ideas, scatena l’innovazione.
E’ con questo slogan che TIM ha creato un contest, giunto alla 3° edizione, nato per stimolare l’innovazione e aperto a singoli professionisti, enti accademici, aziende. Il tema di quest’anno è di come possono i dati contribuire alla crescita e la competitività del Paese. Le idee più originali saranno premiate durante il Big Data Jam che si svolgerà a Roma il 21 settembre prossimo.
E quando si parla di dati da gestire, non poteva mancare Viasat partner dell’evento, al quale presenzierà, nella giornata conclusiva, anche il Presidente Domenico Petrone. Tracciabilità e georeferenziazione sono due componenti chiave nel Big Data Management e Viasat lo sa molto bene: siamo quelli degli antifurti satellitari che oggi si sono evoluti nelle Black Box assicurative, le famose Scatole Nere che permettono agli automobilisti di avere polizze scontate e alle compagnie d’assicurazioni informazioni utili per realizzare polizze su misura e ridurre i costi di gestione dei sinistri.
Non solo, parliamo anche di quei sistemi di localizzazione satellitare che equipaggiano i mezzi di trasporto e aiutano le aziende a ottimizzare la propria attività, garantendo nel contempo sicurezza e protezione per i mezzi, gli autisti e le merci. I dati rappresentano un patrimonio fondamentale per la nostra azienda: oltre 500.000 abbonamenti di servizio attivi a livello europeo che producono qualcosa come 6 miliardi di posizioni all’anno per i veicoli privati e aziendali e oltre 1 miliardo di posizioni ogni anno per i veicoli pesanti per un volume complessivo superiore agli 8 miliardi di chilometri percorsi all’anno (oltre 53 volte la distanza tra Terra e Sole). Una porzione minima di questi dati (riferiti a due mesi di informazioni rilevate dai sensori mobili Viasat localizzati nella città di Roma) sono stati messi a disposizione, rigorosamente in forma anonima, dei partecipanti (singoli professionisti, enti accademici o industriali) per trovare i modi più interessanti e innovativi per sfruttarli.
Una sfida che è nel nostro Dna da sempre: sappiamo bene che il nostro patrimonio di Big Data, se opportunamente gestito ed elaborato, apre nuovi orizzonti di servizio e straordinarie opportunità di business per le aziende che decidano di cavalcare l’onda della telematica satellitare per ottimizzare e rendere più efficiente la gestione delle proprie flotte.
La sfida è interpretare (e usare) queste informazioni nel migliore dei modi possibili a supporto del business. Che le informazioni da gestire crescano, infatti, non è una novità e non è nemmeno un problema. La questione non è dove metterle o in che modo archiviarle, ma come gestirle e renderle accessibili in modo efficiente. Il che significa capire cosa farne di tutti questi dati, come poterli rappresentare, metterli in correlazione, condividerli e renderli immediatamente disponibili per supportare i nostri clienti nello sfruttare il vantaggio competitivo che ne può derivare.