TRASPORTO MERCI, L’UE ACCELERA SULLA DIGITALIZZAZIONE

Marco Digioia, Secretary General European Road Haulers Association – UETR (tratto dalla Guida alla Sicurezza Fleet 2021):

“I Truck di ultima generazione escono con dotazioni tecnologiche e di connettività native molto sofisticate. Per le flotte più ‘anziane’, che hanno la necessità di modernizzarsi, per poter essere concorrenziali, il ruolo dei Telematics Service Provider (TSP) risulterà indispensabile”.

La digitalizzazione del trasporto merci sarà uno degli elementi principali della Strategia per una Mobilità Sostenibile ed Intelligente (Smart) a cui sta lavorando la Commissione Europea, e la cui uscita è prevista per la fine di quest’anno. Essa rappresenta una road map per raccogliere le sfide attuali e soprattutto future di carattere ambientale, economico e sociale. La nuova proposta, nel quadro del Green Deal del Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, di aumentare l’obiettivo dell’Unione europea per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) per il 2030 da almeno il 40% al 55% (90% nel settore del trasporto) è molto ambiziosa.

Le imprese di trasporto sono pronte a fare la loro parte, anche attraverso le nuove tecnologie. La digitalizzazione, i veicoli connessi e a guida autonoma, un’economia condivisa e collaborativa e le piattaforme di mobilità innovative sono già realtà e la loro diffusione capillare nell’autotrasporto avverrà molto rapidamente, per essere competitivi e sostenibili in linea con gli obiettivi UE. Auspichiamo ora che si prevedano per le aziende anche misure di accompagnamento e supporto finanziario a tale scopo. In tema di veicoli commerciali e Truck siamo sulla buona strada. Quelli di ultima generazione escono con dotazioni tecnologiche e di connettività native molto sofisticate. Ma anche le flotte più “anziane” hanno la necessità di modernizzarsi per poter essere concorrenziali; in tal senso il ruolo dei Telematics Service Providers (TSP) risulterà indispensabile. Con le nuove tecnologie, infatti, si controlla l’intero ciclo di vita dei veicoli insieme alla riduzione dei rischi associati, al miglioramento dell’efficienza, all’aumento della produttività. Non solo. Potranno anche contribuire a rendere la professione più attrattiva e meno dura (la carenza crescente di autisti è proprio una delle maggiori sfide per il settore) in attesa – in un futuro forse più vicino di quanto crediamo – di mezzi commerciali e pesanti a guida completamente autonoma. Ma non si tratta solo di competitività: attraverso il digitale, infine, sarà possibile effettuare controlli sul rispetto della normativa – molto stringente in materia di autotrasporto – di derivazione oramai quasi totalmente comunitaria. Vedi il recentissimo Pacchetto Mobilità oppure, nello specifico, il Regolamento UE sulla documentazione elettronica nel trasporto di merci, per le piattaforme di scambio elettronico di infrazioni. Legalità e correttezza degli adempimenti sono centrali per assicurare pari concorrenza tra gli operatori, ma anche una maggiore sicurezza stradale e sociale.

Come vedo il futuro? Sarà indispensabile garantire investimenti in 5G, intelligenza artificiale, blockchain e database comuni, per portare benefici alle imprese e di qui alla società.