Scatola nera: decidiamo da che parte stare

Ci piacerebbe si parlasse un po’ di più dei temi legati al caro RCauto e ai vantaggi che la telematica satellitare (leggi “scatola nera”) già oggi può dare in termini di risparmio sulle polizze assicurative. Dopo l’approvazione della Legge Liberalizzazioni n. 27 del 24 marzo 2012, a distanza di 18 mesi, si è tuttora in attesa del decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo Economico che dovrebbe definire gli standard e il famoso protocollo per la portabilità e l’interoperabilità dei dispositivi. Un passo fondamentale per aprire definitivamente il mercato dei dispositivi telematici satellitari a bordo dei veicoli (come la BluBox e l’sosCall Viasat) applicato alle assicurazioni.

Come se non bastasse, quando si parla di questi argomenti, in alcuni casi, ci si lascia prendere la mano da fantasiose teorie da “Grande Fratello” o da più sotterranei interessi di bottega. Per le prime basta guardarsi intorno per capire che una scatola nera è ben poca cosa se rapportata alle innumerevoli “scie elettroniche” (cellulari, carte di credito, internet, etc.) che lasciamo dietro di noi. Per le seconde, si tratta semplicemente di decidere una volta per tutte da che parte si vuole stare: se dalla parte degli onesti e dei virtuosi o da quella dei disonesti che frodano le assicurazioni, scaricando il relativo costo sui primi. Contrastare efficacemente il fenomeno delle frodi, dando a Cesare quello che è di Cesare, ovvero risarcire in misura equa chi ha davvero subito un danno, contribuirebbe a togliere molti alibi diffusi che portano il nostro Paese ad avere la maglia nera in Europa sulle tariffe delle polizze assicurative.

Vorremmo ricordare come in una recente indagine Antitrust sia risultato che le tariffe in Italia sono in media più elevate e crescono più velocemente, in confronto a quelle dei principali Paesi europei: si sborsa più del doppio rispetto a Francia e Portogallo e la RCAuto italiana supera quella tedesca dell’80% e quella olandese del 70%. Detto questo, la “scatola nera” è lo strumento ideale per rispondere a questo tipo di esigenza, senza dimenticare i vantaggi in termini di assistenza, sicurezza e protezione che può garantire agli automobilisti in caso d’incidente, dove la tempestività d’intervento (vedi servizi di allarme crash automatico verso la centrale operativa che può localizzare con precisione la posizione del veicolo) è fondamentale per salvare delle vite umane.

Il mercato sta andando velocemente e giustamente nella direzione di riconoscere, a chi scelga di dotare il proprio veicolo di un dispositivo satellitare telematico di ultima generazione, significativi sconti sulla polizza assicurativa. Ci sono compagnie, molte delle quali utilizzano le soluzioni Viasat, che già oggi propongono delle tariffe estremamente vantaggiose. C’è chi punta il dito sul rischio di eventuali controversie dettate dal corretto funzionamento dei dispositivi. Come ci è già capitato di spiegare, le nostre soluzioni sono tutte dotate di moderni sistemi di securizzazione che avvisano le nostre centrali operative di eventuali anomalie o manomissione degli apparati con l’obiettivo di attivare una comunicazione con il cliente per gli interventi di assistenza del caso. Inoltre, è bene precisare un paio di temi a proposito della “copertura GSM”. Innanzi tutto, bisogna distinguere tra localizzazione satellitare (che sui dispositivi Viasat avviene tramite GPS o, in sua assenza, con triangolazione delle celle GSM a cui sono connessi) e trasmissione dei dati alla centrale operativa (che avviene esclusivamente via GSM, tramite una SIM inclusa nell’abbonamento. In caso di assenza del segnale, i dati non vanno persi, ma restano residenti sul dispositivo e trasmessi quando il veicolo ritorna in copertura o, in casi estremi, possono essere recuperati dal dispositivo medesimo). Sempre sul tema della localizzazione satellitare, ci preme ricordare la sperimentazione “worldwide” che abbiamo fatto in occasione dell’iniziativa da Guinness dei Primati “Meneghina Express” (da Shanghai a Milano su moto elettriche), equipaggiando un pick-up di assistenza con un dispositivo satellitare Runtracker Viasat che, proprio grazie al sistema ridondato GPS/GSM, ci ha permesso di tracciare l’intero viaggio anche in zone desertiche molto remote. Ci pare una buona garanzia di affidabilità.

Ci auguriamo di aver contribuito a fare un po’ più di chiarezza su questo argomento che richiederebbe evidentemente maggiore approfondimento. Dal canto nostro cerchiamo di contribuire come possiamo a fare cultura e buona informazione su questi temi, rendendoci disponibili a dialogare con tutti coloro (giornalisti in primis) che possano essere interessati a saperne di più. Stay tuned!