Rubare una bicicletta non sarà più un gioco da ragazzi

A cura della Redazione VIASAT GROUP
La bicicletta non è soltanto un modo fantastico di vivere l’attività sportiva ed agonistica, ma rappresenta prima di tutto un mezzo per lo spostamento di milioni di persone, che si muovono su strada all’interno di un sistema di mobilità che, spesso, non li agevola. E per la sicurezza di chi va in bici… e della bici, non si fa mai abbastanza.

Da quelle tradizionali a quelle pieghevoli, all’e-bike. È veramente un momento d’oro per le 2 ruote: secondo l’ultimo studio della Commissione Europea sulle abitudini di trasporto, in media oltre il 12% dei cittadini europei usa la bici tutti i giorni, e il 29% la usa almeno una volta alla settimana. In effetti, la due ruote a pedali sta vedendo una diffusione sempre maggiore negli ultimi anni non solo nei Paesi tradizionalmente avanzati sul tema, si pensi al Nord Europa.
Sarà per la comodità del mezzo per divincolarsi dal traffico cittadino e al fatto che ha dei costi di manutenzione molto più contenuti delle alternative a motore, sarà perché è una valida alternativa all’uso dei mezzi pubblici con l’obiettivo di decongestionare le città e contenere i livelli di inquinamento dell’aria, ma i dati anche in Italia sono pazzeschi, perché si parla di un fatturato a 9 zeri.
Ed è interessante anche il fatto che siano 743mila gli italiani che ad esempio utilizzano sistematicamente la bici per coprire il tragitto casalavoro, con percentuali elevatissime nella provincia autonoma di Bolzano (13,2%), in Emilia Romagna (7,8%) e in Veneto (7,7%). Tra l’altro all’Italia spetta il gradino più alto del podio nella produzione di biciclette, con una quota di mercato che si avvicina al 18%. La vendita di bici unita all’export ha generato nel 2015 un giro d’affari di 488.000.000 euro, a cui bisogna aggiungere quello del mercato di parti e accessori, che ha generato nello stesso anno vendite per 483.540.000 euro. Il cicloturismo produce, invece, 2 miliardi di euro l’anno, mentre il bike sharing si conferma una realtà piuttosto diffusa su tutto il territorio. Milano, Brescia, Bergamo, Aosta, Pisa e Lodi superano una disponibilità media di 2 biciclette ogni 1.000 abitanti, mentre a Perugia, Palermo e Napoli sono meno di un decimo (0,2).
E a proposito di città bike friendly, nella classifica delle 12 realtà più virtuose, in testa ci sono Pesaro e Bolzano. Seguono Ravenna, Reggio Emilia, Treviso e Ferrara con percentuali di abitanti tra il 22% e il 27% che preferiscono pedalare piuttosto che mettersi al volante. E infine almeno il 15% della popolazione di Cremona, Rimini, Pisa, Padova, Novara e Forlì utilizza ogni giorno la bici per i propri spostamenti. Ma quando si parla di bici si pensa subito alla sicurezza, tema questo molto sentito da chi usa questo mezzo per i propri spostamenti nella quotidianità. I principali timori di un ciclista sono il rischio di avere un incidente o di subire un furto. Circa il primo problema, si registrano molte iniziative di sensibilizzazione ed educazione promosse da diversi comuni, come Torino e Bologna, per informare i cittadini su come difendere efficacemente il proprio mezzo e condividere correttamente la strada con gli altri utenti, motorizzati e non. Circa il furto, invece, è un fenomeno non solo italiano ma diffuso in tutto il mondo, specialmente nelle aree urbane che stanno sempre più adottando uno stile di mobilità sostenibile e colpisce principalmente i privati cittadini (pendolari e ciclisti urbani, ma anche i professionisti) che si ritrovano improvvisamente senza il loro mezzo di trasporto. Tanta è la paura, che i ciclisti sono disposti a spendere molto nella sicurezza del loro mezzo acquistando pesanti catene e lucchetti, custodendo la bici in garage o in casa. Ma oggi è aperta una nuova strada più economica e sicura al 100%: è quella della tecnologia satellitare. Piccoli antifurti capaci di localizzare in tempo reale della bicicletta, che aiuta i ciclisti a contrastarne il furto e ne facilita il recupero.