Ripensare l’RC Auto

Intervista con Maria Rosa Alaggio Direttore di INSURANCE REVIEW e INSURANCE TRADE

Conciliare redditività e servizio al cliente tra investimenti, riforme, sentenze, riorganizzazione dei processi liquidativi e attività antifrode. Per il settore assicurativo intervenire su tariffe e costi dei sinistri significa confrontarsi con le decisioni del regolatore e del legislatore, in uno scenario che richiede, in nome della tutela del consumatore, l’applicazione del principio di mutualità e maggiore concorrenza. Gli effetti della crisi, con la relativa evoluzione del mercato, così come le spinte normative e giuridiche, impongono un ripensamento strategico e organizzativo del Ramo Auto e della gestione dei sinistri, capace di garantire per il futuro la sostenibilità del comparto e del sistema assicurativo.

Che livello di conoscenza hanno i consumatori della propria polizza auto?

Da numerose ricerche realizzate sul tema emerge che i consumatori apprezzano la possibilità di scegliere la propria polizza auto confrontando i vantaggi offerti in termini di risparmio. Le compagnie dirette e i comparatori hanno favorito, complici la crisi economica e le tariffe salate (soprattutto in alcune Regioni del nostro Paese), una maggiore vicinanza degli italiani all’RC Auto. Anche le campagne pubblicitarie di alcune compagnie hanno contribuito ad accrescere l’attenzione della popolazione, in alcuni casi puntando sul risparmio e in altri sul servizio di assistenza. Molto però resta ancora da fare per informare i cittadini su elementi fondamentali contenuti in polizza, a partire dall’importanza della rivalsa, dalle garanzie fornite e dalle esclusioni. Per sensibilizzare gli italiani sul ruolo dell’RC Auto (da non vivere come un obbligo) è necessario quindi superare la logica del prezzo e motivare con più chiarezza la presenza o l’assenza di coperture, con particolare attenzione ai rischi che si possono correre se si rinuncia a determinate condizioni.

Un mercato quello delle polizze auto veramente libero? Concorrenza vera o … mascherata?

Le spinte dell’Antitrust e di Ivass puntano a creare un mercato più libero e competitivo. Anche le condizioni di mercato hanno condotto le compagnie assicurative a differenziare la propria offerta RC Auto, facendo leva su tecnologie che consentono di monitorare i comportamenti dell’assicurato alla guida, il rischio di furto o la dinamica degli incidenti. L’orientamento a una maggiore personalizzazione della polizza si concentra però ancora troppo sul prezzo, con politiche al ribasso. Le tariffe vengono spesso modificate per le più svariate ragioni, tra cui spicca il caso di acquisizioni di portafogli a seguito dell’inserimento di un nuovo intermediario, al quale si concedono, per mantenere il cliente della ex impresa, contributi economici di favore e sconti importanti. Si crea così una concorrenza in realtà basata ancora una volta solo sul premio. La libertà deve invece implicare un contratto con garanzie utili e un giusto costo per tutti. La sfida va colta in un mercato estremamente concentrato (detenuto da pochi grandi gruppi assicurativi, oltre che con comparazioni basate solo sul prezzo), che dovrà nel tempo continuare a garantire reale concorrenza e differenziazione di prodotti tra loro competitivi.

Tra Fascicolo informativo, Nota informativa, questionario adeguatezza, Modelli vari, siamo sulle 70 pagine. Si può parlare di semplificazione e trasparenza?

Siamo ancora piuttosto lontani da una condizione di semplificazione e trasparenza, anche se molti tentativi in questa direzione sono stati fatti. Penso che ancora, salvo lodevoli eccezioni, l’assicurato legga poco o non si renda conto esattamente di ciò che ha sottoscritto. Servono maggiori sforzi da parte del legislatore, del regolatore e del settore assicurativo. Le conseguenze di questa situazione, del resto, nascono spesso di fronte a un sinistro grave: l’“impugnativa dell’adeguatezza”, sempre a causa della tendenza del costo al ribasso e a garanzie contrattuali poco chiare, può rivelarsi particolarmente onerosa per tutti!

Incidenti fantasma, truffe da record, 3 milioni e mezzo di auto che circolano senza assicurazione. E gli automobilisti onesti e virtuosi pagano per tutti…!

Il tema delle truffe rappresenta uno dei più controversi relativi all’RC Auto.
Le Compagnie investono da tempo in attività antifrode e moltissimo è stato fatto dal punto di vista organizzativo per intervenire sulla filiera della liquidazione. La collaborazione tra vari Istituti, l’incrocio dei dati e la scatola nera sono valori su cui puntare sempre più. Tutto questo rischia però di non garantire i risultati attesi, per non continuare a penalizzare gli automobilisti virtuosi, senza interventi legislativi incisivi (con particolare riferimento ai danni gravi alla persona), il superamento di troppi interessi di parte e in generale un maggiore senso di responsabilità da parte di professionisti e cittadini.

Ridurre i prezzi per gli assicurati sarebbe facilissimo: la telematica, la Scatola Nera, può far miracoli, non crede?

Ridurre i prezzi per gli assicurati è possibile attraverso la tecnologia, la consapevolezza del consumatore nel momento in cui si confrontano le tariffe, la scontistica già applicata da Compagnie e intermediari. Ma il valore della tecnologia non risiede solo nel prezzo. Con la telematica e la Scatola Nera è possibile soprattutto profilare il cliente, personalizzare la polizza, costruire garanzie per l’Rc auto con servizi a valore aggiunto capaci di introdurre elementi di competitività in questo comparto. Le compagnie dovranno proseguire nella loro attività di sperimentazione e di innovazione proprio per valorizzare la componente di servizio, in cui la tecnologia è centrale, e contribuire ad avvicinare il consumatore alla conoscenza della propria polizza.

Ripensare l’Rc auto oggi in Italia è possibile? I tempi sono maturi per agire verso la clientela, che attende un rinnovamento reale?

I tempi sono maturi per rinnovare il comparto. Anche perché le Compagnie dovranno fare i conti con il trend strutturale di riduzione del premio medio e con l’impatto che questo avrà sull’andamento complessivo dell’RC Auto in futuro. Mantenere la promessa di mutualità, alla base del contratto assicurativo, significa oggi mettere in campo nuove energie basate sulla vicinanza al cliente, sul servizio offerto, sulla qualità e la trasparenza della relazione. Il rinnovamento reale parte dalla necessità di semplificare e usare un linguaggio meno oscuro, dalla capacità di spiegare il valore e il costo delle singole garanzie offerte, dalla qualità dei servizi offerti al cliente, anche in un’ottica di cross selling.