Quando le informazioni contano: lo studio di un caso di successo

Di Mario Bellotti, Head of Marketing and Big Data Business Development VIASAT GROUP

Vem Solutions (azienda del Gruppo Viasat con una grande esperienza nell’ambito della raccolta dei dati di mobilità), Fit Consulting (azienda specializzata nell’erogazione di servizi di consulenza nell’ambito dei trasporti, della mobilità e della logistica), e TSP-A (Associazione Telematic Service Providers) sono protagoniste di un ambizioso progetto, Commissionato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Quello di conoscere in maniera puntuale i flussi dei veicoli commerciali all’interno della rete stradale non soggetta a pedaggiamento – informazione funzionale all’avvio di un processo di manutenzione programmata delle infrastrutture, in relazione ai transiti – ed eseguire uno studio sulla cosiddetta catchment area di alcune infrastrutture. Per catchment area di una struttura si intende l’area geografica da cui provengono gli utenti che utilizzano i suoi servizi. Il progetto si è concentrato, in questa prima fase, sulla zona del Brennero. Lo studio sul bacino di utenza di questa zona ha quindi la funzione di capire se vi siano i presupposti – e la sostenibilità economica – per dar vita a politiche innovative di intermodalità. Tradizionalmente, i dati inerenti ai flussi di cui si ha contezza sono di natura puramente quantitativa: si era in grado di rintracciare soltanto il numero di veicoli commerciali che transitavano in una certa area e il loro peso. Anche nel caso di indagini quantitative estensive (tipo censimento) le informazioni sono tracciate in maniera complessa e, nella maggior parte dei casi, rese disponibili agli analisti molti mesi (talvolta anni) dal momento dell’osservazione. Per accedere ad un’analisi più qualitativa – come ad esempio la destinazione finale dei mezzi di trasporto, la tipologia di merce a bordo, la classe euro del motore o la data dell’ultima revisione del veicolo – Vem Solutions ha fornito tutti i dati utili alla pianificazione dei trasporti. Infatti, connettendosi ai dispositivi satellitari di Viasat a bordo dei veicoli commerciali, è stato possibile registrare vari parametri di funzionamento, quali la posizione, l’istante di acquisizione, la velocità e lo stato del motore (on/off). Grazie alla raccolta di queste informazioni si sono individuati tutti i mezzi commerciali in entrata e in uscita dall’Italia nel valico del Brennero e, successivamente, tutte le destinazioni finali di tali mezzi. Per FIT Consulting è stato quindi possibile ricostruire un quadro più completo e accurato dei flussi di veicoli commerciali. Per aggiungervi informazioni qualitative, il data base elaborato per il progetto, nel pieno rispetto delle normative GDPR, è stato integrato con le informazioni presenti nel data base della Motorizzazione relative ad esempio alla merce trasportata o alla tipologia di classe euro del motore. In questo modo è possibile non solo individuare il numero di mezzi di trasporto che si muovono da una certa origine a una certa destinazione, ma anche associare a ciascun mezzo un’ampia quantità di elementi. Questo matching tra i transiti e la qualificazione dei veicoli è uno degli aspetti più innovativi del progetto e pone le basi per una pianificazione molto più consapevole del traffico rispetto a quanto accadeva in precedenza. È stata quindi avviata una prima fase di sperimentazione che ha dimostrato la fattibilità tecnica del progetto. Nella seconda fase si ipotizza il coinvolgimento di altre aziende di Fleet Managament in modo da aumentare la numerosità del campione ai fini statistici dell’analisi. Ci si aspetta che questo progetto, volto a fornire informazioni tempestive e granulari sui flussi di traffico, avrà un impatto notevole sulle scelte della Pubblica Amministrazione, sia in ambito pianificazione della manutenzione delle infrastrutture sia nella gestione della mobilità. In conclusione, quindi, i potenziali vantaggi sull’intero sistema Paese sono innumerevoli, non ultimo il fiorire di un approccio data-driven all’interno di un contesto, quello della PA, ancora poco digitalizzato.