Persone oltre la tecnologia

Intervista con Domenico Petrone, Presidente Viasat Group

Tra le varie storie di aziende di un Paese in difficoltà e i dibattiti sulla crisi congiunturale, è bello vedere che c’è ancora un’Italia che cresce, che innova, che crea occupazione. È il caso di Viasat Group che, anche grazie al prezioso contributo diretto che ciascuna delle consociate estere offre nei propri Paesi, è entrata di buon diritto a far parte stabilmente del Made in Italy di successo a livello internazionale.

Presidente, negli ultimi anni avete sviluppato soluzioni sempre più orientate al settore della logistica e del fleet. Come mai questa scelta?
Nella logistica rientrano i servizi e i processi di pianificazione, gestione e organizzazione del flusso di beni e informazioni dal punto di origine alla destinazione. Una logistica del trasporto merci efficiente e sostenibile riveste un ruolo cruciale per lo svolgimento fluido di molti altri servizi e attività della nostra economia, dalla produzione dei beni alla consegna e al riciclo, dal livello locale a quello globale. In Europa, il settore contribuisce al PIL dell’Unione nella misura di circa il 14% e, tenuto conto di tutte le attività, dà lavoro a oltre 11 milioni di persone negli Stati membri dell’UE. Si prevede, inoltre, che la crescente domanda per il trasporto merci, già pronta a recuperare entro il 2020 i livelli di picco raggiunti prima della crisi economica del 2008, conoscerà un aumento superiore al 40% prima del 2040. Concentriamo qui molte delle nostre energie perché crediamo che l’impatto economico della logistica del trasporto merci e del suo contributo alla crescita e alla competitività dell’Europa sia estremamente rilevante.

Qual è la chiave per far crescere ulteriormente questo mercato?
Con l’evoluzione dello scenario competitivo e normativo, il tema della sicurezza e tracciabilità delle merci ha acquisito sempre più peso in ambito logistico, con ricadute in termini di gestione della supply chain e del trasporto. Ed anche in questo caso le tecnologie dell’informazione, e più in particolare l’Internet of Things (IoT), possono offrire un valido supporto, aumentando il grado di visibilità e controllo sulla filiera. Il trasporto rappresenta un buon esempio di come le tecnologie IoT possano portare valore: questo settore è, infatti, caratterizzato dall’esigenza di sistemi che, da un lato, consentano la pianificazione, gestione e ottimizzazione dei flussi, sia lungo la supply chain sia all’interno di snodi logistici complessi come quelli intermodali – interporti, porti, punti di interscambio, etc. – e, dall’altro, consentano la tracciabilità di beni in tempo reale. Un’ulteriore esigenza, infine, riguarda il controllo dell’integrità della merce, spesso realizzata tramite la verifica dell’integrità del container.

Dalla telematica all’IoT, quindi?
La telematica è ormai un termine obsoleto che non descrive appieno la rivoluzione in atto che è la conseguenza logica di quanto avvenuto negli ultimi trent’anni con la convergenza tra informatica e telematica. Gli ambiti applicativi dell’IoT sono innumerevoli, ma richiedono investimenti importanti in infrastrutture per consentire la connessione e il dialogo intelligente dei dispositivi negli ambienti in cui i veicoli, le persone e le cose si muovono. Il nostro Paese vanta delle eccellenze tecnologiche di primo piano in questo campo, le più importanti aziende europee del settore sono nate in Italia, come il primo antifurto satellitare Viasat che risale addirittura alla seconda metà degli anni ’80. Come è già avvenuto in passato in altri ambiti manifatturieri, primo su tutti l’informatica di Olivetti, oggi rischiamo, ancora una volta, di abdicare al nostro ruolo di leader dell’innovazione, compromettendo una straordinaria opportunità di futuro industriale e occupazionale, a tutto svantaggio del nostro Paese.

Ma non è rischioso delegare il successo esclusivamente ai dati, alla tecnologia, all’innovazione?
Certamente. Infatti in questo scenario, la tecnologia è importante, ma le persone lo sono di più. Sotto questo profilo, assume una rilevanza ancora maggiore l’investimento fatto dal nostro Gruppo sulle Centrali Operative che rispondono ai più moderni standard qualitativi in termini di Sicurezza dei dati, procedure di disaster recovery, protocolli di interoperabilità (multi- Device, multiProtocollo, mutiServices), di comunicazione in linea con le specifiche dell’eCall europeo – discusse anche nell’ambito di TSP Association – e di data set minimi per le compagnie assicurative. A questo si aggiunge una versatilità dei servizi che possono essere progettati in maniera scalabile sulle specifiche esigenze di particolari segmenti di Clienti, come ad esempio per le aziende di trasporto e della logistica, di igiene urbana, di flotte private e pubbliche, di car rent, car sharing e car pooler. Infine, la caratteristica più importante è rappresentata, oltre che dai sofisticati programmi applicativi che fanno della piattaforma Viasat, una delle Big Data più stratificate e diversificate su più livelli al mondo, anche dalle centinaia di persone qualificate che offrono assistenza, sicurezza e servizi H24 tutti i giorni all’anno.