PAROLA D’ORDINE: INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ

Di Elena Vaciago, Associate Research Manager THE INNOVATION GROUP, tratto da Guida alla Sicurezza Fleet 2021.

Grazie alle nuove tecnologie il trasporto merci sarà interessato da profondi cambiamenti all’insegna dell’innovazione e della sensibilità ambientale. Le case costruttrici di veicoli industriali hanno puntato molto negli ultimi anni allo sviluppo tecnologico dei mezzi, anche in risposta a norme sempre più stringenti sul fronte della riduzione dell’inquinamento delle emissioni di CO2 e sul fronte della sicurezza. Con riferimento alla riduzione di emissioni di CO2, il recente Regolamento (UE) 2019/1242 prevede per il 2025 e il 2030, rispettivamente un calo del 15% e del 30% rispetto al valore medio del 2019.

Sono target ambiziosi e per raggiungerli sarà fondamentale rinnovare il parco dei mezzi, puntare all’elettromobilità dei camion e continuare a innovare sul fronte della telematica per la gestione delle flotte. In tema sicurezza, altre novità provengono dal Regolamento UE2019/2144 (pubblicato a novembre 2019): i nuovi automezzi dovranno essere dotati di dispositivi ad alto potenziale per salvare vite umane sulla strada. La telematica nel trasporto merci non è quindi una novità, in quanto da almeno un decennio i truck escono dalle fabbriche dotati di aspetti di connettività, permettendo così alle aziende della Logistica e del Noleggio di scaricare, immagazzinare e analizzare dati relativi alla posizione del mezzo, alla velocità, parametri che riguardano lo stile di guida, informazioni di bordo come il peso del veicolo o la topografia del percorso.

I dati trasmessi sono fondamentali per avere una comprensione completa di quanto è efficiente e sicuro l’utilizzo del mezzo: pensiamo, ad esempio, a informazioni relative a brusche frenate o al superamento dei limiti di velocità. Efficienza di guida significa inoltre, per l’azienda di trasporto, minori consumi di carburante (quindi minori costi); rispetto dei parametri di sostenibilità ambientale (emissioni); riduzione degli interventi di manutenzione (tramite la diagnostica su stato del motore e dei freni). E dove le flotte sono datate e, quindi, non dotate di telematica built-in, vengono sicuramente in aiuto le soluzioni fornite dai TSP – i fornitori di servizi e tecnologie per la telematica applicata ai trasporti – che permettono a veicoli connessi e intelligenti di parlare tra di loro e scambiare dati con terze parti (come le assicurazioni, l’assistenza meccanica, l’assistenza sanitaria in caso di incidente, le Forze dell’Ordine in caso di furto, le società di autotrasporto, ma anche le agenzie pubbliche di mobilità).

Sono molteplici le situazioni che, partendo dalla raccolta di dati generati dai veicoli, abilitano un migliore decision making: per un Comune e una Regione, l’interesse può essere, ad esempio, quello di avere informazioni in tempo reale sui flussi di traffico e, quindi, poter pianificare al meglio o verificare che non si creino situazioni che possono portare al superamento di limiti di inquinamento ambientale. Non solo, una flotta tecnologicamente avanzata e connessa è decisiva in una organizzazione di trasporto efficiente e trasparente. Pensiamo alla possibilità di monitorare un’intera Supply Chain, di sfruttare l’Internet degli oggetti (ad esempio con oggetti smart come i sensori integrati nei mezzi di trasporto), di app di Transport Management System che offrono una comunicazione in real time tra tutti gli attori coinvolti, o quella delle piattaforme di eProcurement, in grado di velocizzare i processi logistici attraverso l’incontro tra domanda e offerta.

Come realizzare questi cambiamenti? È chiaro che non basta (anche se sicuramente è fondamentale) una flotta di veicoli allo stato dell’arte, ma serve molto di più. Un progetto per portare tutte queste innovazioni nell’impresa dei trasporti, rivederne processi e organizzazione, aggiornare il software gestionale e le competenze degli operatori. Tutto questo per arrivare, da un lato a uno scambio di dati molto più fluido con tutti i reparti aziendali e con l’ecosistema formato da clienti e fornitori; dall’altro lato, a impostare una gestione data-driven dei processi decisionali, una visione unificata dei processi del business e un tracking continuativo degli indicatori rilevanti.