NEXT GENERATION: VIAGGIO NELLE NUOVE FORME DI BUSINESS

Di Massimo Getto, Vice Presidente e CFO VIASAT GROUP

“Economia verde, sostenibilità, digitalizzazione e cultura sono indirizzi di sviluppo che, se ben sfruttati, permetteranno all’Europa di eccellere tra i continenti e assumere un ruolo di preminenza, guida ed esempio per le altre nazioni del mondo, rafforzando il connubio tra sviluppo economico e qualità della vita”.

Lo scorso maggio, la Commissione Europea ha presentato un piano da 750 miliardi di euro con lo scopo di mitigare lo shock economico derivante dagli effetti della pandemia da Coronavirus. Quando ero ragazzo e la periferia della mia città era ancora campagna pensavo che sarei diventato ingegnere per costruire ponti. Nel corso degli anni quel verbo e quel complemento oggetto hanno assunto un valore simbolico. Dedicando molto del mio studio alla sostenibilità, in senso lato, come obiettivo per le imprese di continuare a essere sul mercato nel lungo periodo, strutturando una strategia a orizzonte infinito, il verbo “costruire” e il “ponte” ne rappresentano una simbologia potente. Costruire, intanto, è il contrario di distruggere, necessita un piano, creatività, fatica e passione. Il ponte è espressione concreta di unità e diversità insieme, di opposti che solo quando riconosciuti tali possono, infine, arrivare a congiungersi. Il ponte raccorda il presente e il futuro, l’attimo e l’orizzonte. In quest’ottica ho realizzato i miei sogni di ragazzo. L’inizio di questo articolo è quanto, nella mia interpretazione, ci ha comunicato l’Europa con il piano Next Generation. Ascoltiamo queste parole e prendiamone spunto: economia verde, sostenibilità, digitalizzazione e cultura sono indirizzi di sviluppo esaltanti che, se ben sfruttati, permetteranno all’Europa di eccellere tra i continenti e assumere un ruolo di preminenza, guida ed esempio per le altre nazioni del mondo, rafforzando il connubio tra sviluppo economico e qualità della vita. Ricordiamo che la sostenibilità è un tema di grande attenzione a livello globale. In questo senso, vale la pena citare l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi di 193 Paesi membri dell’ONU.
Non a caso il nostro Gruppo pone queste idee al centro della propria visione strategica, tanto da aver promosso la nascita della Fondazione Operate che coniuga proprio i temi dell’economia circolare, della tecnologia e della digitalizzazione come connubio perfetto del proprio indirizzo di sviluppo culturale. La possibilità di avere a disposizione enormi quantità di dati, di utilizzare algoritmi raffinati e adeguata potenza di calcolo per trasformare tali dati in informazioni, costituisce il processo di creazione di valore fondamentale per spingere l’economia circolare verso gli stadi applicativi più avanzati. L’Italia e l’Europa hanno la straordinaria opportunità di essere l’orizzonte più avanzato in questo contesto. La nostra Fondazione ha il compito di diffondere cultura e creare le condizioni perché si realizzi quell’ecosistema di relazioni e consapevolezza, in grado di creare le premesse fondamentali per realizzare progetti di economia circolare e miglioramento della qualità della vita dei cittadini.