MOTO, TRA TECNOLOGIA E SICUREZZA

Intervista con Giovanni Copioli Presidente FEDERMOTO

Quanti sono, rispetto al passato, coloro che scelgono le 2 ruote a motore per i propri spostamenti?

Sono sempre di più le persone che scelgono le due ruote a motore, non solo per passione, ma anche per spostarsi riducendo i tempi di percorrenza, inquinando meno e trovando più rapidamente parcheggio. I recenti dati ANCMA sulle nuove immatricolazioni confermano un incremento continuo ormai da sei anni consecutivi. Nel 2019 il mercato è cresciuto del 4,9% rispetto al 2018, anno in cui si registrava già un +5,3% rispetto all’anno precedente.

In tema sicurezza, quanta attenzione c’è nei loro confronti?

Vi è un’ulteriore domanda da porsi: “Da parte di chi?”. La sicurezza stradale è la somma di tre elementi: l’uomo, il veicolo e la strada. Partendo da quest’ultimo aspetto (pensiamo alla condizione dell’asfalto o le buche), di attenzione ne esiste molto poca e di essa, quella dedicata ai motociclisti, direi che ad oggi è nulla. L’impegno a realizzare specifiche misure nei due principali strumenti di pianificazione della mobilità urbana (Piano Urbano della Mobilità e Piano Generale del Traffico Urbano) non sembra essere ancora una questione prioritaria per quanto riguarda i veicoli motorizzati a due ruote. Infatti, l’80% delle Amministrazioni non ha presentato alcuna iniziativa finalizzate al miglioramento della sicurezza.

Sistemi di emergency call a supporto della sicurezza di chi utilizza moto e scooter. A che punto siamo?

Sono sistemi molto utili, motivo per cui i tesserati che aderiscono alla nostra convenzione assicurativa per moto moderne – che si aggiunge a quella, nata nel 2018, per moto d’epoca – possono richiedere e attivare un dispositivo telematico che in caso di necessità si collega ad una Centrale Operativa pronta a intervenire 24 ore su 24, 7 giorni su 7, offrendo ulteriori servizi quali l’allarme urto o caduta.

La telematica può svolgere un ruolo essenziale per la sicurezza del centauro. Sul fronte assicurativo, invece, a che punto siamo?

Quello assicurativo è un tema molto importante e credo che applicare uno sconto, anche consistente, per quanti si dotano di un dispositivo telematico, sia doveroso. Se è vero infatti che la sicurezza è sempre l’obiettivo principale, è anche vero che l’utente fornisce dei dati che non è obbligato a rendere noti e che, allo stesso tempo, consentono un’analisi approfondita di ciò che avviene mentre si trova alla guida.