La gestione dell’autista del trasporto merci per un’impresa di autotrasporto è una questione molto delicata e complessa. Questa categoria professionale, infatti, da molto tempo è oggetto di speciale attenzione da parte del legislatore determinata, non soltanto dall’esigenza di regolamentare in maniera specifica i limiti temporali di lavoro, ma anche e soprattutto dalla necessità di garantire, da un lato, la sicurezza per tutti coloro che svolgono attività su strada, dall’altro lato, per armonizzare lo svolgimento del servizio e garantire regole uniformi, rispetto delle stesse e del principio di concorrenza fra imprese di trasporto a livello europeo.
I vari Regolamenti comunitari legiferati sono stati posti quindi principalmente a tutela del lavoro svolto dagli autisti sia in tema di orario di lavoro e di guida, sia per quanto concerne i periodi di pause e riposo che obbligatoriamente i conducenti sono tenuti a rispettare
Riposare un minuto in meno di quanto imposto dalla normativa può costare all’autista una multa molto più elevata che guidare un minuto in più. Partendo da questo fatto, l’avvocato Federico Gallo, intervistato dal giornalista Michele La Torre esamina nel podcast K44 “La voce del trasporto”, pubblicato dalla testata Trasporto Europa, alcuni aspetti poco noti delle norme sul lavoro degli autisti, esponendo qualche caso concreto e spiegando anche come funzione la corresponsabilità lungo l’intera filiera logistica.
Un tema, questo, dibattuto anche in una sessione di lavoro organizzata da Viasat al recente Transpoetc 2022 dal titolo “Il tachigrafo è semplice… con l’avvocato in prima linea”. Le infrazioni alla normativa possono generare sanzioni molto pesanti per l’azienda. Perché rischiare?