La sostenibilità etica del profitto

Poco dopo lo scorso Ferragosto la Business Roundtable, grande associazione della Corporate America con oltre 180 imprese che impiegano dieci milioni di dipendenti, ha parzialmente rivisitato uno dei loro principi storici con un comunicato pubblicato sul proprio sito Internet. La ‘dichiarazione di principio’ della Business Roundtable afferma, senza mezzi termini, che il ‘proposito di un’azienda’ non è esclusivamente il profitto per gli azionisti. Secondo questa nuova visione, al centro della mission aziendale ci sono i contributi e la responsabilità nei confronti di lavoratori, fornitori, ambiente e comunità. Gli investitori, dunque, sono solo uno dei 5 stakeholders di cui le imprese devono tenere conto, nell’ambito delle loro attività. A dire il
vero si tratta della mera presa d’atto di un cambiamento in essere ormai da anni nel mondo imprenditoriale.

“I principali datori di lavoro stanno investendo nei loro lavoratori e comunità – ha dichiarato Jamie Dimon, Presidente e CEO di JPMorgan Chase & Co. e Presidente della Business Roundtable – perché sanno che è l’unico modo per avere successo a lungo termine. Questi principi modernizzati riflettono l’impegno incrollabile della comunità aziendale di continuare a spingere per un’economia al servizio di tutti gli americani”.

Se le società devono proteggere l’ambiente adottando pratiche sostenibili, trattare i dipendenti con dignità e rispetto, incoraggiando la diversità e l’inclusione, non perseguire il profitto a tutti i costi, la ragione non va solo vista sotto il profilo etico o morale. Secondo i dati di Morningstar, al 30 giugno 2019, il patrimonio investito in fondi ESG (Environmental, Social and Governance) è cresciuto al triplo della velocità rispetto a quelli tradizionali (7%, contro il 2% segnato dagli altri comparti). La sostenibilità è una premessa imprescindibile per incrementare i profitti, dunque massimizzare i guadagni per gli azionisti, e creare valore per l’azienda. Non a caso Viasat Group da 12 anni si racconta anche attraverso il proprio Bilancio Sociale, descrivendo il proprio impegno, allargando i propri confini nella ricerca di modelli di business ‘sostenibili’ (economici, sociali ed ambientali) e curando le aspettative di tutti gli Stakeholders che intrecciano i propri interessi con quelli dell’impresa. Dal 2018, il Gruppo ha deciso di migliorare tale rendicontazione, presentando le proprie performance in ambito ambientale, sociale ed economico, secondo le linee guida, pubblicate nel 2016, di GRI (Global Report Initiative). Una scelta che ci ha permesso di sviluppare una lingua comune per comunicare e riflettere sulla rendicontazione sostenibile, trasformandola in un fattore di ulteriore vantaggio competitivo sul mercato.