La sfida dell’auto connessa

Di Mario Bellotti, Responsabile Marketing Strategico – Vem Solutions
Entro i prossimi quattro anni più di 30 auto su 100 saranno connesse tra loro attraverso internet e gli automobilisti già si dichiarano disposti a pagare fino a 800 euro per i servizi di connettività del proprio veicolo, ottenendo in cambio risparmi per oltre 200 euro su assicurazione, carburante e manutenzione (fonte Alix – Partners). Il mondo dell’automotive sta cambiando pelle e si trova ad affrontare una delle trasformazioni più importanti dell’ultimo secolo.
Ad oggi il mercato dei Servizi Automotive a bordo auto/veicolo commerciale è gestito in maniera verticale con device/box indipendenti fra loro ed applicazioni diverse per ogni servizio. Si pensi ad esempio alla telematica assicurativa, le cosiddette Scatole Nere, piuttosto che ai servizi di emergency call e breakdown call, alle soluzioni per la gestione della logistica e dei trasporti, alle soluzioni di fleet management, agli antifurti satellitari, ai servizi di navigazione satellitare, alla diagnostica a bordo veicolo, al monitoraggio delle merci, al controllo accessi, parcheggi o telepass, soluzioni di localizzazione e tracciamento.
Questo comporta l’installazione sulla stessa auto/veicolo di diversi device/box che non comunicano fra loro, né comunicano con gli enti che gestiscono le infrastrutture, e talvolta forniscono servizi
complementari, con tutte le problematiche che ciò comporta (installazioni e disinstallazioni, fermo macchina, coesistenza di box e servizi/app diverse ecc…).
L’evoluzione in atto, partendo dal concetto di Connected Car richiederà quindi, su un footprint europeo e non solo su scala nazionale, uno standard di comunicazione, dei protocolli interoperabili, delle piattaforme aperte multiservizio volte anche all’attuazione delle politiche di Smart Roads – Smart city, ITS per erogare servizi a valore aggiunto in ambiti differenti superando gli attuali modelli verticali ed indipendenti tra di loro, e coinvolgendo l’intero l’ecosistema degli Stakeholders: Car Makers e Dealer, Compagnie Assicuratrici, Società di Noleggio, ma anche l’automobilista a bordo auto (con servizi che spaziano dalla sicurezza, alla guida efficiente); l’autista a bordo veicolo commerciale (con servizi volti ad una migliore efficienza del proprio lavoro); la Pubblica amministrazione, municipalità, enti gestione strade ed infrastrutture (utilizzo dati anonimizzati ed integrati per la gestione della Mobilità e della Logistica Urbana, comunicazioni Vehicle to Vehicle (V2V) e Vehicle to Infrastructure (V2I), Intermodalità del trasporto, Ecall Panaeuropea obbligatoria dal 2018).

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