Intervista con Fabrizio Premuti Presidente KONSUMER ITALIA. Gli elevati livelli tariffari dell’assicurazione RC Auto sono un vero e proprio salasso che coinvolge milioni di cittadini e che ha assunto una ulteriore connotazione di urgenza nell’attuale contesto di crisi economica del Paese. In 18 anni, aumenti del 245% per le auto e del 480% per le moto, con la RC Auto, che si mangia il 6,5% dello stipendio, il doppio della media Ocse e il triplo dell’Inghilterra.
Che livello di conoscenza hanno i consumatori sulla polizza assicurativa della propria autovettura?
A differenza di qualche anno fa, oggi, grazie soprattutto a Internet, le informazione sulla polizza sono a portata di un click. Certo questo non vuol dire che ogni consumatore sia un ottimo assicuratore di se stesso; non vuol dire che l’elemento prezzo sia stato superato dall’elemento garanzie e di conseguenza il prezzo sia, dell’intera polizza, elemento più conosciuto e ricercato prima di fare un contratto. Però siamo migliorati e stiamo migliorando.
Quanto pesa sulle tasche dei consumatori la polizza RC Auto?
Ovviamente il peso nel bilancio famigliare o individuale è una conseguenza anche della capacità di reddito della persona o della famiglia. Siamo il Paese che in Europa ha il costo RC Auto più alto: siamo 1/3 sopra la media. Altro elemento importante su cui riflettere: oggi in Italia circolano 3,5 – 4 milioni di veicoli non assicurati. Molti non stipulano la polizza per indolenza, altri per volontà a prescindere. Ma la maggioranza perché impossibilitati a pagare il premio richiesto, esoso, troppo alto per redditi normali.
Oggi risparmiare si può grazie alla telematica e alla Scatola Nera. Ma risparmiare quanto?
Sicuramente si potrebbe risparmiare se si profilasse una tariffa dedicata a chi si avvale di questa tecnologia; e si potrebbe anche in modo molto significativo superiore al 15-20%. Il problema è che il sistema dovrebbe godere di una diffusione capillare ed essere utilizzato da chi è più incline a comportamenti a rischio. Di fatto il beneficio di cui potrebbe avvalersi l’intero mercato è subordinato alle tante volontà di apparire ed accontentare tutti a cui sono spesso soggetti i politici, ai tanti bastian contrario, ed ad alcune categorie professionali che della diminuzione delle tariffe poco importa, ma importa molto non vedere cadere i propri profitti.
Viasat e Konsumer Italia insieme. Perché?
In maniera molto diretta direi per la simpatia e la grande carica che esercita Domenico Petrone su chiunque incontri, ma sarebbe riduttivo dire solo questo proprio per Petrone e per la sua “creatura”. Un polo di eccellenza tecnologicamente avanzato come il Gruppo Viasat, al di là delle proprie normali aspettative di business legate alla Scatola Nera, può comportare un importante elemento di ausilio alla sicurezza delle persone. Proprio su questo punto si sono accentrate le attenzioni di Konsumer: fornire ai propri iscritti un’applicazione che fosse direttamente correlata con la sicurezza delle persone. Sembra ci stiamo riuscendo.
Una partnership per assicurare sicurezza a tutti, quindi?
Assolutamente si. La sicurezza resta il punto cardine centrale del nostro accordo. Certamente l’iscritto Konsumer godrà anche di una scontistica particolare sugli altri strumenti che Viasat offre all’utenza, ma quello che veramente caratterizza il nostro accordo è la capacità di dare sicurezza attraverso il diretto collegamento con la Centrale Operativa, indifferentemente con le forze di sicurezza. I prossimi obbiettivi sono legati al nuovo modo di fare informazione e far conoscere la telemetria non solo per gli aspetti assicurativi, che comunque ci sono e da soli azzerano i costi iniziali, ma per quello che la telemetria può comportare nella sicurezza stradale e nel soccorso dei feriti. Un modo anche per assicurare risparmi alla collettività.