Interoperabilitá e Portabilitá: se non ora, quando?

Le Scatole Nere sono ormai una realtà molto concreta tra gli automobilisti italiani e il ritmo di crescita non trova eguali in altri paesi del Vecchio Continente. A fine 2012 le Scatole Nere utilizzate dagli assicurati erano poco più di un milione, oggi superano i 4 milioni e mezzo. Nonostante un simile successo, sostenuto esclusivamente dalla naturale dinamica del mercato, non è stato ancora risolto il nodo cruciale della portabilità e interoperabilità dei dispositivi.
Il famoso DL Liberalizzazioni (Decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1), poi convertito nella legge 24 marzo 2012 n. 27, aveva affidato a un decreto attuativo questa regolamentazione che nessuno ha mai visto. Ed anche il più recente provvedimento contenuto nel DDL Concorrenza, relativo all’obbligatorietà della scatola nera, già approvato in estate dalla Commissione Lavoro e successivamente emendato al Senato, si è perso nelle paludi governative. Nel frattempo, un assicurato che intenda passare da una compagnia assicurativa a un’altra con due Telematics Service Provider diversi è costretto a disinstallare la scatola nera vecchia per installarne una nuova. Con tutti i disagi e difficoltà che una situazione così paradossale può evidentemente comportare.
Il punto è proprio questo: serve una piattaforma standard di comunicazione all’interno della quale tutte le scatole nere siano in grado di colloquiare, così come avviene per il roaming telefonico. I dispositivi garantirebbero la portabilità e l’utente avrebbe il servizio anche cambiando compagnia a prescindere dal provider telematico e da quello telefonico, e senza sostituire il dispositivo. Tutto ciò non dipende, però, solo dagli standard tecnologici, per quanto complessi possano apparire, ma soprattutto dalla definizione del quadro normativo che si trascina da oltre 4 anni.
Certo non sarà la latitanza di un decreto attuativo a frenare l’evoluzione tecnologica. L’auto connessa è già realtà; a partire da fine marzo 2018, infatti, tutte le vetture di nuova omologazione avranno l’eCall di serie, per la chiamata automatica al numero unico di emergenza europeo 112. La telematica satellitare è una scelta ineludibile; ignorare questo imperativo vuol dire restare al palo e aumentare ulteriormente la distanza con le economie trainanti.
La questione dell’innovazione tecnologica per il nostro Paese non ha solo una valenza strategica, ma decisamente vitale. E Viasat in tal senso, continuerà a fare la propria parte sia dal lato “ricerca e produzione”, che “educativo e informativo”. Il Gruppo, infatti, è stato il promotore e co-fondatore dell’associazione TSP che riunisce i principali operatori del settore nazionali (Europ Assistance Italia, Generali Innovation Center for Automobile Repairs – Generalicar, LoJack Italia, Multiprotexion, TIM, Viasat, Vodafone Automotive, W.A.Y.) e partecipa a diversi tavoli istituzionali per favorire la diffusione di queste tecnologie a favore dei consumatori, delle compagnie assicurative, e del sistema Paese.

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