INTERMODALITÀ, LA TRACCIABILITÀ ATTRAVERSO LA TECNOLOGIA

Considerata la tutela dell’ambiente una priorità assoluta, la svolta green dell’autotrasporto si concilia perfettamente con lo sviluppo dell’intermodalità ed è la strada tracciata dall’UE, che indica la riduzione del 30% delle emissioni entro il 2030.

Sul tema l’Italia sconta qualche ritardo rispetto ad altri Paesi europei. Lo stato di salute della nostra rete autostradale, infatti, è molto critico e non consente, soprattutto in alcune zone una rapida ed efficace circolazione delle merci. Ritardi ed ingorghi sono all’ordine del giorno e spesso ostacolano l’accesso ai porti, che sono invece i veri centri propulsori della nostra economia e dovrebbero essere messi in condizione di accogliere e creare ricchezza.

Secondo una classifica stilata da Uomini e Trasporti, se a livello mondiale per il dodicesimo anno consecutivo Shangai è lo scalo con più traffici del mondo, forte dei suoi 47 milioni di Teu, Rotterdam detiene la palma in Europa riuscendo a superare i 15 milioni di Teu (livello mai raggiunto a livello continentale). Alle sue spalle si piazzano Anversa e Amburgo; seguono Atene, Valencia e Algesiras.

In Italia il primo porto container, fortemente votato al transhipment, è quello calabrese di Gioia Tauro (8° in classifica a livello europeo), che però nel 2021 ha fatto registrare una lieve flessione vicina all’1% passando da 3.193.000 teu del 2020 ai 3.146.533 teu del 2021. Alle sue spalle trovimo i porti liguri di Genova e La Spezia. Poi in successione: Trieste, Venezia, Livorno e Napoli che registrano tutti numeri leggermente in aumento.

La logistica intermodale deve quindi rappresentare sempre la scelta ordinaria e non una mera opzione perché rappresenta un valido strumento per consentire all’Italia di giocare un ruolo primario nella rinnovata centralità strategica nelle rotte dei traffici merci internazionali.

In un ambito così complesso, sapere sempre dove si trova la merce trasportata è quindi oggi tra gli obiettivi strategici di maggior rilievo per qualsiasi azienda. La soluzione TMS – Transport Management Solutions Viasat Fleet arriva in soccorso di queste esigenze, consentendo di tracciare la posizione della spedizione anche in assenza di alimentazione costante e con segnale GPS debole, attraverso la triangolazione delle celle GSM per controllare le merci trasportate via container, casse mobili, vagoni ferroviari, rimorchi e semirimorchi e metterle in sicurezza.

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