In 10 punti il discorso del Presidente Domenico Petrone al Viasat Sales Meeting del 2 luglio ai Ronchi Verdi di Torino.
- In occasione dei festeggiamenti per i primi 40 anni del nostro Gruppo abbiamo annunciato alcune cose. Questa serata è la dimostrazione che le cose che diciamo, le facciamo davvero.
- I nostri progetti vedono uno sviluppo importante a livello nazionale, ma ancor più a livello internazionale. In questa occasione, mi limiterò a parlarvi delle strategie in Italia. Poi, lascerò la parola a Marco e Massimo Getto che presenteranno le grandi iniziative che stiamo portando avanti in Gran Bretagna, Spagna e le ultime novità in Romania, di cui avrete probabilmente già letto qualcosa su Facebook e sulla stampa.
- A livello nazionale stiamo partecipando a delle gare importanti che ci impongono alcune riflessioni importanti. Dobbiamo guardare all’interno della nostra azienda e capire se vogliamo diventare una grande realtà multinazionale e se vogliamo continuare a governare il processo che ci ha contraddistinto in questi primi 40 anni: sognare, progettare, produrre, commercializzare i dispositivi e diffonderli nel mondo, assieme, che era poi la frase che abbiamo ripetuto nel video che festeggiava i nostri primi 40 anni.
- Se vogliamo che tutto ciò avvenga, dobbiamo diventare più veloci e più competitivi. Recentemente per i troppi impegni e la forte velocità di crescita, abbiamo mostrato di avere qualche fragilità in alcuni processi. Se vogliamo vincere queste gare, dobbiamo avere il coraggio di affrontare il cambiamento evolutivo necessario. Nei prossimi mesi dovremo affrontare la riprogettazione e produzione di alcuni nuovi prodotti con investimenti importanti.
- Se vogliamo continuare a governare tutta la filiera industriale e commerciale del nostro settore, bisogna che la fabbrica delle idee (VEM), la fabbrica dei prodotti (Elem) e la fabbrica dei servizi (Viasat) lavorino strenuamente in sinergia, nella direzione di una maggiore velocità e competitività per riuscire a mantenere vivo il mio sogno: quello di continuare a sognare, progettare e produrre in Italia.
- Se vogliamo fare tutto questo, dobbiamo progettare più velocemente, dobbiamo riuscire a far evolvere continuamente le nostre soluzioni, anticipando le tendenze del mercato. Le nostre attuali inefficienze, in alcuni processi vanno a scapito, in termini economici e tecnici, delle nostra competitività. Occorre assolutamente evitare lo spreco di risorse. Dobbiamo azzerare le inefficienze ed essere più competitivi sul mercato internazionale, senza sacrificare i margini. Questa è la strategia e la missione operativa che tutti per competenza devono perseguire.
- Stiamo facendo dei cambiamenti importanti in azienda. In Elem, dove abbiamo inserito una persona, Piergiorgio Brunod, che è qui da un mese. Avrà il compito non soltanto di ottimizzare i processi all’interno dell’azienda, ma anche quello di internazionalizzare la Elem. Uno degli obiettivi è che la Elem non sia solo un produttore a uso e consumo di Viasat, ma diventi un’eccellenza nel mercato dei Box Telematics e produca anche per i nostri competitor. Lo stiamo già facendo. D’altronde Elem produce da sempre per il settore Automotive, Telco e Telematics Service Provider.
- Abbiamo messo in campo tanti progetti, perché non ci accontentiamo di fare una cosa alla volta. Vogliamo continuare a dimostrare che progettare e produrre alta tecnologia nel nostro Paese è possibile. Questa è la caratteristica che ci deve contraddistinguere.
- Ci siamo già confrontati con i produttori cinesi e abbiamo visto che i nostri prodotti sono decisamente più belli e più performanti. E’ vero, costano un po’ di più, ma con un po’ di sforzo, migliorando i nostri processi e la nostra velocità, possiamo fare in modo che le tecnologie nate in Italia vengano replicate e diffuse nel mondo.
- Questi sono i progetti che, fino a quando sarò in condizione d’intendere e di volere, voglio portare avanti in Italia. Invece, il compito di sviluppare a livello internazionale, come già detto in occasione delle celebrazioni dei 40 anni, è stato affidato a un team di bravi manager che avranno il compito di affrontare e vincere la sfida internazionale, sotto la guida di Marco Petrone e Massimo Getto a cui, noi tutti, dobbiamo rivolgere un grande ringraziamento per l’ottimo lavoro che stanno facendo.