L’utilizzo della telematica a bordo delle auto, la cosiddetta scatola nera (o BluBox® come preferiamo chiamarla noi di Viasat), è uno strumento indispensabile per contrastare efficacemente non solo i furti, ma anche i furbi. Grazie a questo dispositivo tecnologico, infatti, si riescono a conciliare i vantaggi di una maggiore protezione e sicurezza per l’auto e le persone con un’opportunità di risparmio sulle tariffe assicurative (RCAuto e Incendio & Furto).
Anche il grande dibattito che si è venuto a generare nell’arco dell’ultimo anno, intorno all’assetto normativo per la definizione delle regole relative all’installazione sui veicoli della “scatola nera”, sta a indicare una sensibilità crescente sul tema. È la dimostrazione che i tempi sono maturi per riconoscere anche a livello legislativo quello che stiamo predicando da 25 anni.
Stiamo parlando di una tecnologia, quella satellitare applicata al mondo dell’auto, che sta rivelando tutta la sua straordinaria importanza anche in altri settori strategici del sistema Paese. Non a caso, da molto tempo si parla di “rivoluzione nel mondo del trasporto” che ha impresso una spinta propulsiva a questo particolare mercato, ad alto tasso di tecnologia, nonostante una situazione congiunturale sicuramente non florida in Italia e in Europa, provocata essenzialmente dal perdurare della peggior crisi economica del dopoguerra.
Le parole d’ordine sembrano essere efficienza, ottimizzazione del processo logistico e sicurezza. Oggi l’inefficienza logistica costa ogni anno al nostro Paese oltre 40 miliardi di euro. Un’enormità e non serve aggiungere altro. Se è vero che i sistemi ITS, una volta implementati, consentiranno economie nell’ordine del 15-20%, vuol dire che ci troviamo di fronte a una sfida irrinunciabile che dobbiamo assolutamente vincere.
Roberto Cortesi