Le città continuano a essere affollate da auto private. I cittadini utilizzano sempre meno autobus e mezzi pubblici, ma gli effetti della pandemia non accennano a mollare la presa anche sul settore del car sharing che, nel 2021, ha chiuso con risultati nuovamente inferiori rispetto ai numeri pre-Covid. Telelavoro e il blocco dei flussi turistici sono alla base del calo. Ma incide anche l’assenza di una reale politica di sostegno verso l’auto condivisa che può svolgere un ruolo centrale per la riduzione delle emissioni inquinanti e per decongestionare le nostre città. È questo lo scenario che emerge dall’analisi di Aniasa, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, sull’impatto della pandemia sul comparto del car sharing, fondamentale strumento di mobilità nelle nostre città.
Intanto qualcosa sta cambiando nelle abitudini di utilizzo del car sharing: sono diminuiti i noleggi in centro città e aumentati quelli in periferia; gli utilizzi si sono distribuiti in modo più uniforme nell’arco della giornata rispetto agli anni precedenti, quando si concentravano soprattutto nelle ore di punta. Sul versante dell’offerta, si registra l’incremento della durata dei noleggi, determinata dalle nuove formule di car sharing “a lungo termine”, attivate proprio per attirare una parte di domanda che ha manifestato il bisogno di mobilità in modo continuativo.
Rispetto allo scorso anno sono però diminuiti i timori legati all’uso dell’auto condivisa, un segnale positivo che lascia ben sperare e che premia gli sforzi compiuti dagli operatori sin dall’inizio della pandemia sul fronte dell’igienizzazione dei veicoli grazie alle più recenti ed efficaci tecnologie sul mercato. Non solo. Un recente studio Global Automotive Consumer di Deloitte ha evidenziato la tendenza della Generazione Y (nata tra il 1977 e il 1994) alla connettività e convenienza, e una preferenza per una gamma sempre più diversificata e condivisa di mezzi di trasporto per muoversi in città.
Gli operatori stanno quindi oggi rimodulando la struttura dell’offerta, rispondendo alle esigenze avvertite dalla clientela. E Viasat, forte dell’esperienza maturata nell’ambito della telematica automotive, è in grado di offrire delle soluzioni dedicate per il mondo del car sharing. Nello specifico ha messo a punto una piattaforma web che garantisce una gestione innovativa del parco veicoli dotati di dispositivi satellitari e distribuiti su più sedi del cliente, con l’obiettivo di ottimizzarne l’utilizzo. Una soluzione studiata per aziende e istituzioni per dare modo agli utilizzatori finali di selezionare, in pochi minuti e via web, i veicoli in base al modello, ubicazione, caratteristiche, tempi e costi.