La digitalizzazione e la connettività, in questo momento storico, stanno dando prova della loro trasversalità e dell’importanza di applicarle in ogni ambito. Anche nel campo della logistica e del trasporto merci. Si tratta di una sfida da cogliere non solo per essere più competitivi sul mercato, ma anche per poter operare in ottica funzionale e ambientale in linea con gli obiettivi UE. Sono questi alcuni dei temi trattati con Rossella Panero, Presidente TTS Italia, in una intervista pubblicata sull’ultimo numero della Guida alla Sicurezza di Viasat Group.
Il mondo del trasporto delle merci e della logistica è oggi sempre più integrato a quello della tecnologia. Quali sono le evoluzioni in atto?
La tecnologia, indispensabile per promuovere processi di semplificazione e soluzioni innovative che interessino l’intero comparto e tutte le modalità di trasporto, già da molti anni gioca un ruolo da protagonista in ambito logistico. Da questo punto di vista, con il Regolamento UE 2020/1056 del 15 luglio 2020 per la digitalizzazione della logistica e la Direttiva ITS 2010/40/UE, pietra miliare per il settore degli ITS, il quadro normativo è ampiamente coperto. Ora è necessario che tutto si trasformi in azioni concrete, mirate a una maggiore efficienza del settore.
Nonostante le tecnologie siano già disponibili, cosa manca per una vera rivoluzione digitale nel settore?
Quello che davvero manca sono delle proposte di soluzioni operative che puntino a un impiego pervasivo delle tecnologie per superare le inefficienze e i conseguenti maggiori costi che gravano sull’intero sistema logistico, in linea anche con le riforme individuate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Le proposte, che TTS Italia ha elaborato nel documento “Le applicazioni ITS per la logistica”, possono essere sintetizzate con alcuni concetti per noi chiave: semplificazione e dematerializzazione; digitalizzazione dei documenti; interoperabilità delle piattaforme; dialogo fra veicoli e l’infrastruttura; ottimizzazione dei carichi; sicurezza delle aree di sosta; contenimento dei viaggi di ritorno a vuoto; “platooning”; sistemi di prenotazione dei camion; ITS per la distribuzione delle merci in ambito urbano. Si tratta, in definitiva, di dar vita a una ‘nuova logistica’, in cui lo sviluppo dei sistemi intelligenti di trasporto sia protagonista del cambiamento verso una maggiore efficienza, trasparenza e fluidità dell’intera supply chain. Connettività e digitalizzazione sono ormai i due pilastri della logistica nuova a cui aspiriamo. E le aziende come Viasat, che ne fanno il loro core business, sono quelle che possono aprire la strada a un mercato altrettanto nuovo.
Qual è il ruolo dei Telematics Service Providers (TSP) per una modernizzazione spinta delle flotte?
I veicoli commerciali e i Truck di ultima generazione escono con dotazioni tecnologiche e di connettività native molto sofisticate. Le flotte più ‘anziane’ hanno la necessità di modernizzarsi per poter essere concorrenziali. Sul tema, i Telematics Service Providers giocano un ruolo chiave e mi viene da aggiungere che sono assolutamente sul pezzo. Ma diventa importante garantire il dialogo tra istituzioni e industria per dare indicazioni utili sull’uso di questa tecnologia. C’è l’esigenza di accompagnare il settore della logistica verso un futuro sempre più digitalizzato e sostenibile, in grado di ridurre costi ed emissioni e creando così una catena del valore a tutti i livelli della filiera.
Come vede il futuro?
TTS Italia vuole essere ottimista e vedere il futuro di un bel verde, quello della speranza e soprattutto quello del green, della sostenibilità. Nella logistica, come nel trasporto e nella mobilità proprio in generale. Il PNRR è la più grande risorsa che abbiamo adesso a disposizione, e giocarla bene può fare una grande differenza per l’intero Paese. Se il trasporto funziona, le ricadute benefiche sono per tutti, in termini di sostenibilità economica, ambientale e migliore qualità di vita.