I Big Data di Viasat e la società della conoscenza

Intervista con Domenico Petrone, Presidente VIASAT GROUP

Nei prossimi anni assisteremo a uno sviluppo esponenziale dei Sistemi Infotelematici Satellitari che cambieranno radicalmente il paradigma della mobilità dei mezzi e delle merci. Diventerà sempre più importante l’evoluzione e la classificazione delle migliori caratteristiche tecniche degli apparati satellitari, le cosiddette OBU (On Board Unit).

Insomma Presidente, il futuro è sempre più… conoscenza?

Occorrono soluzioni tecniche sofisticate in funzione del livello di complessità dei dati elaborati in informazioni utili per il cliente finale. La specializzazione di questi Big Data, elaborati dai Telematics Service Provider, consente di mettere a disposizione dei clienti conoscenze fondamentali per fornire, ad esempio, informazioni sul traffico per l’automobilista, servizi evoluti di assistenza in caso di sinistro, analisi specifiche per le Compagnie Assicurative, sino ai sistemi più sofisticati di gestione flotte (Fleet Management System), in grado di rendere più efficiente l’attività, ridurre i costi di esercizio e migliorare i margini operativi delle imprese di trasporto.

La rivoluzione prende forma, quindi…

Assolutamente si. Stiamo parlando di una rivoluzione che permetterà alle Compagnie assicurative e alle aziende di trasporto più innovative di dotarsi di strumenti di Business Intelligence, capaci di elaborare un’enorme quantità di dati (Big Data), provenienti dai dispositivi di bordo, per trasformarli nei nostri centri di elaborazione in informazioni e conoscenze specifiche, generando nuove opportunità di business.

Di quali informazioni parliamo?

L’infotelematica ha reso possibile l’elaborazione dei dati rilevati e inviati telematicamente alle Centrali Operative Viasat dagli apparati di bordo, nel rispetto doveroso e rigoroso delle norme a tutela della Privacy dei cittadini. Informazioni utili a determinare le caratteristiche di utilizzo del veicolo, le abitudini e lo stile di guida e la ricostruzione dinamica dell’incidente. Nascono così le cosiddette “Scatole Nere assicurative”, installate a bordo del veicolo e proposte dalla Compagnia al proprio Cliente, secondo un principio molto semplice: se installi questo dispositivo satellitare, ti riconosco uno sconto significativo sulla tua polizza.

Scatola Nera che in Viasat cambia colore…

Noi di Viasat preferiamo chiamarla “BluBox” per dare un’idea più positiva, visto che il vantaggio di questi dispositivi, è bene ricordarlo, non sta solo nel risparmiare qualche centinaio di euro sulla polizza, ma avere a disposizione un Sistema Telematico Satellitare, in grado di generare servizi di sicurezza più performanti che, in molti casi, possono salvare vite umane sulle strade. I classici antifurti satellitari Viasat negli ultimi dodici anni si sono evoluti, affiancando alle tradizionali funzionalità di protezione, ulteriori servizi di assistenza e sicurezza per l’automobilista.Una soluzione in linea con le direttive dell’Unione Europea che, come noto, prevede l’obbligatorietà del sistema eCall per la chiamata automatica (Direttiva Europea 2002/22/EC del 7 marzo 2002) su tutti i veicoli di nuova omologazione dal 31 marzo 2018.

Una sfida per l’Italia e… per Viasat?

Siamo all’inizio di un nuovo percorso che vedrà impegnata Viasat nei prossimi anni per cogliere le opportunità di sviluppo non solo in Italia, ma soprattutto all’estero. La telematica ha grandi prospettive per il futuro anche in termini occupazionali, purché si liberino le aziende dai vincoli burocratici che le appesantiscono nella competizione globale. Ad oggi, anche in assenza di specifici interventi normativi, Viasat riesce a essere vincente. Immagini cosa potremmo fare, di più e meglio, in una situazione appena più favorevole.