Guida Sicuro con sosCall 2.2: prevenire è meglio che rischiare

A cura di VIASAT GROUP

Guida Sicuro” è un programma di educazione pensato per migliorare il livello di protezione dei driver al volante. L’obiettivo è fornire agli automobilisti, in tempo reale, informazioni preventive sulla rischiosità delle varie direttrici stradali. Diversi i fattori presi in esame: traffico, limiti di velocità, condizioni ambientali e metereologiche, strade pericolose (red point) e tratte ad alto rischio incidenti (black point Ania/Viasat).
Ogni persona ha nell’affrontare la strada un diverso atteggiamento rispetto al rischio. Nei giovani questo si traduce in trasgressione fino alle estreme conseguenze. Le nuove tecnologie telematiche
(le Scatole Nere) possono già oggi fornire un supporto alla rilevazione diretta di comportamenti di guida che potenzialmente potrebbero essere pericolosi per la propria incolumità o per quella altrui, consentendo un intervento preventivo in grado di evitare un potenziale incidente.
Ecco allora che il Progetto “Guida Sicuro”, promosso da Fondazione ANIA, in collaborazione con Viasat, si propone di sperimentare una soluzione in grado di fornire in tempo reale informazioni preventive agli automobilisti sulla rischiosità delle diverse direttrici stradali, in funzione di una serie di fattori come traffico, limiti di velocità, condizioni ambientali e metereologiche, strade pericolose (Red Point) e tratte ad alto rischio incidenti (BlackPoint ANIA/Viasat). Si intende così contribuire a creare una nuova generazione di conducenti, prudenti e responsabili, consapevoli di come il proprio stile di guida possa determinare una minore incidentalità sulle strade, con conseguente risparmio per la collettività e per se stessi. Guidatori sicuri e tutelati, consapevoli di come le innovazioni tecnologie telematiche di bordo possano aiutare a proteggerci durante la guida.
In parallelo è condotto un lavoro di correlazione tra profili psicologici dei guidatori e stili di guida registrati dai sistemi Viasat, installati a bordo delle auto partecipanti alla sperimentazione, realizzato in collaborazione con la Facoltà di Psicologia dell’Università La Sapienza. Ciò consentirà di valutare come gli atteggiamenti nei confronti delle norme stradali, le caratteristiche emotive come ansia e rabbia, la bassa percezione del rischio, aspetti di personalità e altro, possano predire realmente comportamenti di rischio.
Per la realizzazione di questa sperimentazione, la Fondazione ANIA mette a disposizione dei partecipanti, gratuitamente per tre anni, i sistemi Viasat sosCall 2.2, con l’obiettivo di fare prevenzione e di accostare la valutazione di profili psicologico/comportamentali con gli atteggiamenti di guida registrati direttamente durante l’uso del veicolo.

Umberto Guidoni, Segretario Generale della Fondazione ANIA. “Questo progetto rappresenta la perfetta sintesi tra tradizione e innovazione, tra tecnologia e comportamento umano.
Ogni persona ha, nell’affrontare la strada, un diverso atteggiamento rispetto al rischio, dato non solo dall’ambiente socio culturale in cui vive, ma anche dal proprio profilo psicologico. In questa percorso, Fondazione Ania vuole mostrare come sia possibile usare la tecnologia per fare prevenzione e per educare chi per indole o età tende a considerare la guida come una forma di trasgressione che non presenta mai il conto”.
Domenico Petrone, Presidente di Viasat Group. “Si tratta dell’evoluzione del Viasat sosCall 1.0, nato nel 2008, e che consentiva al Cliente di essere soccorso in modo immediato su sua chiamata, o in automatico in caso di incidente, diminuendo sensibilmente i tempi di allerta dei soccorsi e quindi dell’efficacia degli stessi. Ora sosCall 2.2 fa un passo avanti ulteriore, fornendo in tempo reale e in modo predittivo delle informazioni visive, attraverso segnali luminosi ed audio circa il livello di rischio a cui si è esposti. Ma l’obiettivo di oggi è mettere a fattore comune non tanto il dispositivo telematico fine a se stesso, ma i servizi a valore aggiunto che si possono offrire in termini di sicurezza attiva (allarmi automatici in caso di crash o furto) e di informazioni predittive per ridurre il rischio d’incidenti in un’ottica di prevenzione e protezione a 360 gradi”.

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