GUIDA IN STATO DI EBBREZZA E SISTEMI ALCOHOL INTERLOCK

A cura di FONDAZIONE ANIA

Sperimentazione e innovazione tecnologica per aumentare i livelli di sicurezza stradale in Italia. È questa una parte della mission della Fondazione ANIA, la onlus nata nel 2004 che porta avanti iniziative sociali finanziate dal settore assicurativo. Una delle ultime è quella relativa alla sperimentazione dei sistemi alcohol interlock: dispositivi che bloccano il motore di un mezzo se il guidatore ha superato il livello di concentrazione di alcol nel sangue consentito dalla legge. L’idea parte dalla volontà di testare l’uso, il funzionamento e le possibilità di applicazione di un dispositivo che risponde ad una chiara indicazione dell’Unione europea. Con la direttiva 653 del 2015, infatti, è stato chiesto a tutti i paesi membri di prevedere entro il 2022 l’utilizzo di dispositivi di questo tipo, con apposite disposizioni nelle normative nazionali. La Fondazione ha così avviato una sperimentazione che prevedeva il coinvolgimento di una flotta aziendale di bus Gran Turismo, scelta tra quelle che percorrono direttrici ad alta frequenza di traffico e fanno anche tratte internazionali. Sono stati installati 53 dispositivi alcohol interlock su altrettanti mezzi, un numero importante se si pensa che quei bus, sui quali si alternano oltre 400 autisti, percorrono oltre 10milioni di chilometri l’anno. Un progetto che ha preso in considerazione una di quelle categorie, ovvero i guidatori professionali, che deve essere ad “alcol zero” quando si mette al volante.
La sperimentazione va avanti da quasi 3 anni e i risultati fino a questo momento sono stati ottimi: i sistemi alcohol interlock non hanno registrato nessun caso di blocco motore. Esito tutt’altro che scontato: va sottolineato che la presenza di questi strumenti funge da deterrente e dissuasore, portando gli autisti ad evitare l’assunzione di alcol, anche in maniera limitata, prima di mettersi alla guida. Oltre a questo, valorizza il lavoro degli autisti più corretti e favorisce l’attività di controllo delle forze dell’ordine.
I risultati ottenuti con il progetto sono stati presentati pubblicamente nel corso di un convegno. Le evidenze emerse sono state la base per la stesura di una proposta di legge volta a modificare gli articoli 126 e 186 bis del codice della strada. La richiesta giunta al legislatore prevede di rendere obbligatoria l’installazione dei sistemi alcohol intelock sui veicoli utilizzati da
chi è stato già denunciato per guida in stato di ebbrezza.