Gli spostamenti al tempo della pandemia. E' boom della micromobilità

Le città grandi e medie si stanno riorganizzando per essere sempre più "green" puntando su reti ciclabili: è un boom per la micromobilità con mezzi elettrici come bici, monopattini e scooter. È quanto emerge dal rapporto MobilitAria 2021, realizzato da Kyoto Club e dell'Istituto sull'inquinamento atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-IIA).

Le città italiane hanno puntato nel 2020 meglio che in passato sulle due ruote. Tra i casi virtuosi per le piste ciclabili ci sono Torino (+11 km), Milano (+67 km), Venezia (+18 km), Bologna (+16 km), Genova (+25km), Roma (+33 km), Palermo (+4 km), Cagliari (+11 km). Il rapporto MobilitAria registra poi un exploit della micromobilità fino a pochi anni fa relegata ad un uso residuale sulle brevi distanze e appannaggio di pochi e giovani utenti che, se opportunamente gestita, decongestiona il volume del traffico stradale ed è eco-compatibile.

Lo scenario urbano si evolve rapidamente e il contesto socio-sanitario che stiamo vivendo apporterà enormi cambiamenti. Ma gli effetti positivi sull’ambiente e la crescente richiesta di mobilità smart, non hanno corrisposto finora ad una contestuale evoluzione delle infrastrutture e, soprattutto, delle normative a tutela della sicurezza. Gli utenti della mobilità leggera restano ancora molto vulnerabili.

In Viasat Group crediamo che la sostenibilità nella mobilità deve essere accompagnata necessariamente dall’innovazione tecnologica. Ecco quindi che attraverso nuovi e sempre più performanti dispositivi, riusciamo a garantire tramite la Centrale Operativa Viasat servizi di protezione e assistenza H24 in caso di necessità anche agli utenti della mobilità leggera, che sono poi quelli che vengono chiamati comunemente utenti deboli perché maggiormente esposti ai rischi. Viasat non lascia indietro nessuno perché la sicurezza è per tutti a prescindere dal mezzo che si utilizza.