Ed è proprio l’incidente stradale il tema caldo per i più giovani e inesperti, infatti la maggior parte delle persone morte nell’ultimo anno sulle strade italiane aveva meno di 30 anni (di 3.385 morti nell’ultimo anno ben 800). Questo un numero che deve essere tenuto a mente, come il claim degli spot, che dice proprio in maniera imperativa, RICORDALO!
I numeri dimostrano la necessità di una attento dialogo coi giovani, ed è per questo che ciascuno spot focalizza l’attenzione sulle cause tipiche degli incidenti che coinvolgono i guidatori meno esperti e alle prime armi, il mancato rispetto delle norme, l’abuso di alcol e la distrazione al volante.
Se rispettiamo quindi le regole di vita riusciamo ad evitare gli incidenti stradali. E’ importante che la componente emozionale si trasformi in messaggio mentale, che cambi la cultura, lo stile di vita, il modo di comportarsi.
Cattive abitudini notturne, distrazione, alta velocità, mancato rispetto della segnaletica sono tutti atteggiamenti che non sono virtuosi e non aiutano la convivenza civile.
Cosa si può fare dunque per una cultura della legalità?
Sicuramente la Prevenzione è una chiave importante, con la Sicurezza stradale nelle scuole si aiuterebbero molto i ragazzi a conoscere e interpretare al meglio il codice della strada.
Inoltre il governo potrebbe fare di più, come per esempio migliorando le infrastrutture e ridurre la rischiosità con la manutenzione delle strade, soprattutto quelle più frequentate dai giovani.
In Italia, col Piano Nazionale della Sicurezza Stradale Orizzonte 2020, ci si propone l’obiettivo generale di riduzione dell’incidentalità, con particolari programmi per categorie a “maggior rischio”. Obiettivo generale del Piano è la riduzione del 50% del numero di decessi sulle strade entro il 2020.
La tecnologia nel frattempo si è evoluta e nel nostro paese si parla generalmente di dispositivi telematici satellitari (Scatola Nera) quando si parla di incidenti stradali: i dispositivi non sono molto più grandi di un comune pacco di sigarette e i dati da questi registrati sono sempre più precisi e affidabili. Si tratta di apparecchiature in grado di misurare le accelerazioni e la posizione del veicolo su cui sono installate e di trasmettere queste informazioni tramite la rete di telefonia mobile.
Per esempio tra gli altri servizi di sicurezza per l’automobilista troviamo il dispositivo eCall, un allarme automatico e geolocalizzato che può salvare molte vite umane, andando a comprimere i tempi di soccorso alle vittime di un’incidente. Si attiva anche automaticamente se c’è un incidente, non c’è quindi la necessità che altri chiamino i soccorsi. E primo tra tutti i vantaggi è quello della localizzazione, molto spesso infatti chi chiede soccorso dopo un incidente non sa riferire da dove chiama.
Un’applicazione in linea con le direttive europee, con cui si intende rendere obbligatorio sulle auto di nuova immatricolazione il sistema eCall nel 2018.
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