È di 2 miliardi di euro per il periodo 2023-2034 il Fondo (Istituito con la legge di bilancio 2022) destinato a sostenere la transizione ecologica del settore dei trasporti, a finanziare lo sviluppo dell’intermodalità nel trasporto delle merci e anche al rinnovo dei mezzi per l’autotrasporto. È quanto stabilisce un Decreto del 6 ottobre scorso al fine di accelerare la transizione ecologica di tutte le modalità di trasporto espandendo e rafforzando gli interventi per la mobilità sostenibile previsti con il Pnrr e il Pnc (Piano nazionale per gli investimenti complementari).
Più specificamente per il trasporto merci su gomma, 300 milioni di euro (pari al 15% del Fondo) andranno a interventi per l’abbattimento delle emissioni nel trasporto stradale extraurbano, da realizzarsi con la creazione di infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici all’interno della rete stradale SNIT (Sistema Nazionale Integrato dei Trasporti) non a pedaggio e l’acquisto di mezzi pesanti a zero emissioni. Altri 150 milioni di euro (7,5% del Fondo) sono stati destinati all’intermodalità nel trasporto merci, con l’obiettivo di incentivare il passaggio modale dalla gomma al ferro. Il grosso del finanziamento – 1 miliardo di euro, pari al 50% del Fondo – è stato invece assegnato a interventi sulla mobilità urbana e sulla riduzione delle emissioni inquinanti in 44 Comuni e nelle Città metropolitane con più di 100.000 abitanti. Il resto delle risorse previste è così suddiviso tra trasporto navale, infrastrutture aeroportuali e linee ferroviarie non elettrificate, con l’acquisto di treni a batteria o a idrogeno.
L’ultima rilevazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti indica come il settore dei trasporti in Italia sia stato responsabile del 25,2% delle emissioni di gas serra e del 30,7% delle emissioni di CO2. In particolare, il 92,6% delle emissioni nazionali di tutto il comparto è attribuibile al trasporto stradale di passeggeri e merci.
Per vedere erogati i fondi stanziati serviranno adesso alcuni decreti ministeriali chiamati a identificare gli interventi ammissibili al finanziamento e i soggetti attuatori, le modalità di monitoraggio e di revoca, il cronoprogramma procedurale. A questo si aggiunge l’invito alle aziende del settore a percorrere la strada verso quella trasformazione digitale indispensabile oggi per essere più competitivi sul mercato, ma anche per poter agire in ottica innovativa e ambientale.
A tal proposito Viasat Fleet è al servizio di quanti intendano semplificare la gestione del trasporto attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie che consentano di efficientare e proteggere il proprio business, garantendo risparmi apprezzabili, nel rispetto delle normative comunitarie e all’interno di una visione ‘greentech’. È questo, tra le altre cose, lo spirito della recente partnership stretta con Tutela+ che si propone di mettere a fattore comune le reciproche esperienze per supportare le imprese di trasporto e logistica a 360° nel processo di trasformazione digitale, puntando sulla sostenibilità.