Per aver sgominato una banda che camuffava escavatori. Il riconoscimento attribuito dal sindaco.
Vinovo – Un’azione coordinata tra vigili e carabinieri, l’intuizione di un comandante unita alla capacità degli agenti impegnati sul campo ha permesso di scoprire il furto di un’escavatore e smascherare un’organizzazione che smontava e camuffava macchinari per poi rivenderli. E questo in sole cinque ore. Per il successo dell’operazione, il sindaco Gianfranco Guerrini ha conferito un encomio solenne al comandante della Polizia Municipale Antonio Savino, al vice Franco Artusio, all’istruttore Monica Rabino e agli agenti Marco Frongia e Daniela Cervillera.
Per la tempestività dell’intervento e lo spirito di abnegazione dimostrati nell’evento, unitamente alla capacità di gestire una situazione particolarmente complessa per le persone presenti e l’ampiezza dell’ambiente e per aver messo in pratica le tecniche operative apprese durante i numerosi anni di servizio e gli insegnamenti acquisiti durante i corsi, che hanno contribuito ad impedire che il reato fosse portato a conseguenze ulteriori, in particolare alla definitiva modifica e riciclaggio del mezzo a danno della proprietà,
questa la motivazione del riconoscimento che andrà ad arricchire i fascicoli personali degli agenti impegnati nell’operazione.
Era il 18 Febbraio 2014 quando la Viasat, società operante nei sistemi di sicurezza satellitare, allertava i vigili su un furto di un’escavatore, che veniva individuato in un’area all’intersezione delle provinciali 143 e 140. Grazie alle coordinate satellitari inserite su Google Earth, veniva localizzato un ampio capannone al cui interno e anche nello spiazzo esterno erano in sosta diversi escavatori.
Per arrivare al macchinario rubato in un cantiere di Beinasco, gli agenti ricorrevano nuovamente all’aiuto del satellite. Alla fine il mezzo veniva rintracciato sopra una buca per la manutenzione con alcune parti già rimosse e altre modificate.
Con il supporto dei carabinieri della stazione di Vinovo, i vigili procedevano all’identificazione degli autori del fatto e al sequestro dei filmati delle telecamere. Il grosso escavatore di colore giallo, del valore di 70 mila euro circa, veniva poi restituito al legittimo proprietario che ringraziava commosso.