Decreto Liberalizzazioni, ripartire con slancio

Di Paolo Ravicchio (Responsabile Canale Assicurativo Viasat Group)

È un dato ormai risaputo che il fenomeno del “caro-tariffe assicurative”, nel nostro Paese, sia soggetto a una crescita, in media, più elevata e veloce rispetto a quelle dei principali Paesi europei. Di fronte a questa situazione, resa ancor più critica dalla congiuntura economica fortemente negativa che grava sui cittadini, diventa ineludibile assecondare la spinta che proviene dal mercato relativa all’utilizzo della telematica a bordo dell’auto, come strumento antifrode e di efficienza per l’intero settore assicurativo e dei trasporti. Si tratta di uno strumento che, in primis, risponde in pieno alle esigenze delle compagnie assicurative di ottimizzazione dei costi di gestione delle polizze in un’ottica di riduzione drastica delle frodi dei “furbetti delle assicurazioni” che pesano come un macigno sulle spalle dei cittadini onesti.

Il “decreto liberalizzazioni” varato nel gennaio 2012, poi convertito in Legge nel successivo mese di marzo, aveva dato l’impressione di una forte presa di coscienza delle Istituzioni sulla necessità improrogabile di rendere obbligatorio l’utilizzo della cosiddetta “scatola nera” nelle polizze RC-auto. È del tutto evidente come un dispositivo di questo genere possa contribuire a disinnescare la cattiva abitudine degli imbrogli, riducendo sensibilmente i costi delle compagnie assicurative e alleggerendo, di conseguenza, in maniera significativa i premi pagati dagli italiani.
Viasat, come altri operatori del mercato, aveva decisamente apprezzato i principi generali che avevano ispirato quest’azione legislativa perché consapevole degli effetti benefici che avrebbe potuto dare, in termini di accelerazione del processo di risanamento e liberalizzazione. Un entusiasmo che si è fatto via via più flebile a causa della mancata emanazione dei provvedimenti necessari per dare seguito a questi buoni propositi. Nonostante questo la telematica automotive è ormai entrata nella quotidianità degli italiani e si sta sviluppando e affermando sul mercato indipendentemente da tutto. Certo dare concretezza a determinate scelte legislative potrebbe rappresentare un propulsivo straordinario per questo mercato che è fatto di realtà industriali tricolori di grandissima eccellenza che fanno ricerca e innovazione a livello internazionale. A tutto questo si aggiunge, dato non trascurabile, un impatto estremamente positivo e di qualità sui livelli occupazionali nazionali.

Un quadro di questo genere conferma, semmai ce ne fosse ancora bisogno, come i tempi siano maturi per l’obbligatorietà della “scatola nera” che deve diventare, inizialmente se non per tutti almeno per i mezzi pesanti, una priorità urgente nell’agenda del Governo. L’obbligatorietà si pone come condizione indispensabile per poter garantire un’ effettiva e significativa riduzione della sinistrosità, evitando che proprio gli automobilisti meno virtuosi, che più avrebbero bisogno di essere supportati e monitorati nella guida, possano rifiutare l’installazione del dispositivo mantenendo comportamenti non etici e scorretti. L’ampliamento d’orizzonte costituisce invece un elemento di estrema importanza se si vuole operare con un obiettivo di medio-lungo periodo e se si vuole ricercare una piena sostenibilità economica dell’iniziativa, grazie a un coinvolgimento diretto di tutti i settori produttivi del Paese che possano trarre un vantaggio
competitivo sul mercato dalla telematica. Anche nello specifico ambito assicurativo la finalità di contrasto alle frodi è una visione troppo limitativa.

È necessario sfruttare le potenzialità di questa tecnologia che permette di rilevare i diversi comportamenti e stili di guida al fine di predire, su basi più scientifiche e dati più oggettivi, la rischiosità specifica di ciascun conducente. Inoltre, è bene ricordare che la telematica a bordo dei veicoli (vedi la BluBox® Viasat) consente ai clienti di poter accedere a un’ampia gamma di servizi geolocalizzati di assistenza, sicurezza e protezione, dentro e fuori il proprio veicolo, erogati attraverso Centrali Operative, via web ed sms (Car Finder, Geofence e Controllo della velocità) e direttamente sul proprio smartphone, come nel caso della nuova Viasat appS.