Auto inquinanti, il 70% delle emissioni nocive proviene dai centri urbani

L’Italia è uno dei Paesi con il maggior numero di Ztl, che i Comuni propongono sempre più numerose ed estese. Queste zone sono progettate per migliorare la qualità della vita nelle città riducendo il traffico veicolare, diminuendo l’inquinamento atmosferico e acustico, aumentando la sicurezza stradale e favorendo forme di mobilità sostenibile. Recentemente il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato l’elenco aggiornato al 2024 dei Comuni autorizzati a effettuare il controllo elettronico sui veicoli ai varchi, così come richiesto dall’art. 7 comma 9 del Codice della Strada.

In auto a Parigi, Berlino, Madrid e Londra

Negli ultimi anni le maggiori città europee hanno progressivamente limitato l’accesso ai veicoli più inquinanti nelle zone centrali. Londra, con un’area di oltre 1500 km quadrati, è oggi la più grande zona a traffico limitato del mondo. Chi vuole poi entrare nel cuore della city deve pagare altri 15 euro se il suo veicolo non è almeno a benzina euro 4 o diesel euro 6. Anche a Berlino per l’accesso all’interno dell’anello ferroviario della s-bahn serve un bollino chiamato ‘plakette’. Possono accedere i veicoli diesel euro 4 o superiori o quelli benzina euro 1 o superiori. Ma da tempo si dibatte sulla necessità di estendere il bando a tutti i diesel. A Madrid la Ztl si estende dal Palazzo Reale al museo del Prado, ma gradualmente verrà estesa a tutta la città: al suo interno possono circolare le auto a benzina euro 3 o superiori o i diesel euro 4 o superiori. A Parigi dal 2015 esistono le zone a circolazione ridotta che delimitano l’area entro le mura. 

Il peso dell’inquinamento sulle città

Secondo un recente studio dell’ACI, il 25% delle automobili che circolano sul suolo italiano è omologato tra Euro 0 ed Euro 3: vale a dire auto vecchie, tra le maggiori responsabili delle emissioni complessive prodotte dalla mobilità individuale. Si stima che ogni veicolo Euro 2, equivalente al 6,2% del parco auto con oltre 2,5 milioni di macchine, abbia un impatto sull’ambiente di 28 volte superiore agli ultimi Euro 6, che rappresentano il 32,6% (oltre 13 milioni di modelli) delle vetture presenti sulle strade italiane. Questa è la ragione per cui molte città italiane – il 70% delle emissioni nocive proviene proprio dai centri urbani e dalle metropoli –, tra queste Milano, Roma, Torino e Bologna, hanno regolamentato il divieto di circolazione per i veicoli più vecchi.

Una Scatola Nera per gestire i veicoli più inquinanti

Sempre più esteso a livello nazionale, il sistema Move-In (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti) consiste in una diversa articolazione delle vigenti limitazioni strutturali della circolazione per i veicoli più inquinanti, basandosi sull’individuazione del numero di chilometri, specifico per ciascuna categoria e classe ambientale (categoria Euro) di veicolo soggetto alle limitazioni (soglia di chilometri annuali concessi), che possono essere percorsi annualmente sul territorio dei Comuni interessati.

Chi aderisce volontariamente al servizio, può circolare per tutti i giorni della settimana e a qualunque ora entro un anno dalla data di attivazione del servizio e fino al raggiungimento della soglia chilometrica calcolata da una Scatola Nera installata a bordo. Il sistema prevede poi la possibilità di assegnare chilometri extra agli automobilisti che adottano uno stile di guida virtuoso che limiti il consumo di carburante.

Viasat (oggi parte di Targa Telematics) è partner tecnologico di quelle Amministrazioni che applicano già oggi il servizio Move-In. Una rete di installatori autorizzati permette il montaggio della Scatola Nera a quanti aderiscono al progetto, consentendo la raccolta dei dati di guida, il conteggio della percorrenza chilometrica e la loro corretta trasmissione.

Per saperne di più, visita la pagina Move In >