Il sottosegretario ai trasporti, Rocco Girlanda, rispondendo all’on. Deborah Bergamini ha illustrato il programma “eCall Paneuropeo” che intende introdurre nel territorio dell’Unione un servizio universale analogo a quello del numero di emergenza unico europea (E112), ovvero un servizio “pubblico” ed “interoperabile” su tutto il territorio europeo. Girlanda ha specificato che “non risulta che il sistema e-Call Paneuropeo sia ancora stato attivato in alcuno Stato della UE, per cui non sono disponibili dati di tipo statistico relativi all’impatto dello stesso sui PSAP; d’altra parte l’introduzione di nuovi veicoli dotati del sistema eCall, prevista a partire dal 1 ottobre 2015, sarà graduale e riguarderà solo i nuovi modelli omologati dopo tale data. I servizi TPS eCall in Italia, come in Europa, sono molteplici, ma la loro diffusione nel corso degli anni non si è mostrata soddisfacente; la Commissione, infatti, ha rilevato più volte come questi sistemi non siano affatto universali, ma circoscritti, economicamente onerosi per l’utente finale, disponibili solo su particolari segmenti di auto, creando una disparità di trattamento verso i cittadini dell’Unione: il servizio universale eCall Paneuropeo si prefigge proprio di eliminare questa discriminazione”.Il Sottosegretario Rocco Girlanda ha inoltre affermato che “sulla base della esperienza maturata con il progetto HeERo, potranno essere acquisiti gli elementi per poter valutare gli investimenti necessari e le soluzioni tecniche ed organizzative da adottare per poter introdurre in Italia il sistema entro le scadenze proposte dal legislatore comunitario. Le risultanze del progetto pilota HeERO in Italia consentiranno nei prossimi due anni di stabilire gli opportuni modelli organizzativi e tecnici tali da permettere la migliore integrazione e sinergia tra il sistema E112 e il sistema ecall Paneuropeo”. Infine, ha precisato Girlanda, “per quanto attiene alla proposta di regolamento comunitario concernente le prescrizioni di omologazione dei veicoli muniti di sistema e-call, il MIT sta partecipando attivamente ai negoziati in sede comunitaria. Da un primo esame delle posizioni espresse dagli Stati membri a Bruxelles nel corso della prima riunione tenutasi lo scorso 4 novembre, la possibilità di ricorrere a servizi e-call offerti da operatori privati (TPS) costituisce uno dei temi principali di discussione sia in sede di Consiglio che della competente Commissione trasporti del Parlamento europeo”.