VEICOLI PESANTI: LINEA DURA SULLE EMISSIONI CO2

La Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (Envi) del Parlamento europeo ha recentemente approvato gli standard di emissione di CO2 per i veicoli pesanti che prevedono valori inferiori, rispetto a quelli proposti nella Commissione Ue, rafforzando così la transizione forzata all’elettrico.

Nel testo adottato si stabiliscono obiettivi molto ambiziosi per la riduzione delle emissioni di CO2, relativamente ai veicoli commerciali di dimensioni medie e pesanti, che includono anche camion per la raccolta dei rifiuti e autobus. In dettaglio, si prevede una diminuzione del 45% delle emissioni nel periodo 2030-2034, una riduzione del 70% nel periodo 2035-2039 (rispetto al 65% proposto dalla Commissione) e una significativa diminuzione del 90% a partire dal 2040.

Il prossimo passo sarà ora la Plenaria nel mese di novembre che voterà la posizione ufficiale dell’Eurocamera nei negoziati che si apriranno in sede di trilogo con Consiglio e Commissione Ue.

La top 10 dei Paesi con più camion elettrici

Avanti, ma a piccoli passi. Procede così il mercato dei camion elettrici che timidamente, ma con costanza, ha cominciato a rosicchiare quote di mercato. Ovviamente è ancora presto per parlare di grandi numeri, ma qualcosa si muove. Le più recenti statistiche di IHS Markit parlano di 1.041 camion elettrici immatricolati nel 2022 nella sola Europa, con una crescita del 200% rispetto all’anno precedente.

A dominare la top 10 dei più grandi mercati europei, in base al numero di camion elettrici immatricolati con oltre 16 tonnellate, c’è la Germania, con 198 unità registrate. Segue la Svezia con 159 unità e la Norvegia (150). L’Italia si piazza solo al decimo posto, con appena 15 camion elettrici venduti. Sopra di lei fanno meglio tutti: Belgio (17), Danimarca (48), Spagna (79), Paesi Bassi (89), Svizzera (103) e Francia (118).

Più sicurezza e efficienza con la telematica

I costruttori di veicoli industriali hanno la necessità di abbracciare velocemente la transizione ecologica, contribuendo nei fatti all’abbattimento delle emissioni con veicoli sempre più efficienti e rispettosi non solo dell’ambiente, ma anche della sicurezza stradale.

È questo l’obiettivo anche di Viasat Fleet (oggi parte di Targa Telematics). L’accesso a un vasto insieme di dati che comprende il comportamento di guida del conducente, i tempi, le rotte e la rilevazione di eventuali problemi tecnici o violazioni, consente infatti di pianificare con precisione i viaggi e ottenere notevoli benefici sia dal punto di vista dell’organizzazione che della gestione, permettendo un’ottimizzazione del lavoro e un migliore controllo dei costi.

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