TRASPORTO MERCI INTERMODALE: L’UE PUNTA FORTE SULLA FERROVIA

Con la relazione intitolata ‘Trasporto merci intermodale, l’UE è ancora lontana dal togliere le merci dalla strada’, la Corte dei conti europea (ECA) ha espresso l’enorme difficoltà dei paesi membri a promuovere modalità di trasporto alternative e più ecologiche rispetto alla gomma. Tra queste, quella ferroviaria potrebbe ritagliarsi un ruolo importante, se è vero che lo studio di d-fine GmbH (società di consulenza) ha rilevato che nel 2050 potrà essere raggiunto in Europa il raddoppio della quota di mercato del trasporto merci su rotaia. Research and Markets prevede addirittura che il mercato globale del trasporto merci su rotaia, stimato in 169,8 miliardi di dollari nel 2022, toccherà i 205,3 miliardi di dollari entro il 2026.

Oggi, in Italia la quota di mercato del cargo ferroviario è dell’11-12% contro una media Ue del 19-20%. La Commissione europea ha quindi recentemente approvato un regime italiano da 110 milioni di euro per l’adeguamento della rete, al fine di incoraggiare il trasferimento modale delle merci dalla strada alla ferrovia. Questo perché il trasporto su ferro rappresenta uno degli assi fondamentali attorno ai quali l’UE intende costruire un sistema di trasporto merci efficace, efficiente e, soprattutto, sostenibile da un punto di vista ambientale: è considerata una modalità ‘verde’; ha tempi e orari di transito affidabili; permette consegne rapide ed economiche, soprattutto sulle lunghe distanze; sono tradizionalmente efficienti; contribuisce ad alleviare la congestione stradale. Tuttavia, un viaggio su rotaia comporta un’attenzione particolare al tema della sicurezza delle merci che vengono trasportate.

La tecnologia per la sicurezza delle merci

Come in qualunque altra modalità di trasporto, anche in quella ferroviaria i container devono essere protetti per scongiurare possibili furti. Vere e proprie bande specializzate, infatti, individuano spesso nel treno merci un obiettivo depredabile. E non sono rari i casi, come la cronaca ci ricorda spesso, di veri e propri assalti. Come difendersi allora? Una delle vie consigliabili è sicuramente la tecnologia satellitare e IoT.

Il futuro del trasporto sarà sempre più intermodale e, per questa ragione, Viasat Fleet mette a disposizione delle aziende prodotti e servizi via via sempre più performanti con l’obiettivo dichiarato di rendere gli operatori più competitivi, migliorando ogni giorno l’efficienza, la qualità del loro lavoro e la sicurezza. E per scongiurare i furti che avvengono nelle fasi di trasporto c’è il BluTrack 7.0 di Viasat, un dispositivo di ultima generazione con doppia funzione, ovvero rilevatore di posizione e tracking in caso di furto. Integrando la tecnologia GSM/GPRS/GNSS risponde a due necessità: sapere sempre dove sono i beni nella fase del trasporto e, eventualmente, recuperarli dopo un furto. Piccolo come una saponetta e privo di cavi o fili, è facilmente occultabile per non essere trovato dai ladri ed è dotato di una batteria interna di lunghissima durata per essere applicato a ogni tipo di mezzo o asset, inclusi i container.

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