Mentre il mercato dei veicoli pesanti dà importanti segni di risveglio, quello dei veicoli commerciali continua a soffrire. Come evidenziato dalle stime del Centro Studi e Statistiche Unrae, nei primi 11 mesi dell’anno le immatricolazioni sono state 146.709, con un calo è del 12,9% pari a una perdita di 21.600 veicoli rispetto a gennaio-novembre 2021. La struttura del mercato evidenzia per i privati una perdita di 1/4 dei volumi; in flessione anche le società e il noleggio a breve termine. Il noleggio a lungo termine si conferma l’unico canale in accelerazione (+11,3%).
Dall’analisi delle motorizzazioni, il diesel e metano scendono, Gpl e benzina continuano a crescere. I veicoli ibridi guadagnano terreno, all’11,2% (+5,3%), gli elettrici salgono al 2,4% delle preferenze. A tal proposito il Ministero delle imprese e del made in Italy, ha reso disponibile per il 2023 la cifra di 630 milioni di euro per l’acquisto di veicoli non inquinanti delle categorie N1 e N2 (commerciali). La misura è prevista sia dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 6 aprile 2022, sia dalla Legge di Bilancio 2021.
Secondo le previsioni, la prima parte del 2023 dovrebbe poi confermare un ulteriore ripiegamento del mercato, che dovrebbe finalmente tornare a crescere nel corso dell’anno.
Insomma, come per altri segmenti dell’economia, anche quello del trasporto merci sta vivendo un lungo periodo di incertezza e difficoltà. Per poter continuare a stare sul mercato è quindi oggi indispensabile per il titolare dell’azienda proteggere il proprio business e far quadrare i conti e per il fleet manager avviare un processo di cambiamento per gestire in maniera oculata e produttivo il proprio parco mezzi. E con l’apporto delle tecnologie Viasat Fleet è possibile ottenere una maggiore efficienza e competitività del sistema dei trasporti su gomma, con costi d’investimento minimali e recuperabili in un breve periodo, agendo su specifiche aree critiche.