La digitalizzazione nella gestione della sosta si sta sempre più imponendo come uno straordinario strumento per efficientare servizi di pagamento, controlli, monitoraggio e integrazioni per operatori e utenti. “Tutto ciò fa sì – commenta in una intervista rilasciata per l’ultima edizione della Guida alla Sicurezza di Viasat Group Fabio Mosconi, Presidente AIPARK, l’Associazione Italiana degli Operatori Sosta e Mobilità – che il settore della sosta si stia rivelando una eccezionale fonte di dati, e quindi di informazioni, che permettono finalmente ai professionisti del settore di ragionare riguardo ai temi di politica della sosta, correlati alle strategie della mobilità, alle ottimizzazioni e integrazioni.”
Qual è lo stato della sosta e dei parcheggi in Italia?
La realtà italiana, se ci raffrontiamo a ciò che è stato lo sviluppo in altri paesi d’Europa, sconta un deficit storico a livello di pianificazione e attuazione, aggravato poi nel tempo dalla rapida crescita dell’indice di motorizzazione privata avvenuta a scapito del trasporto collettivo. Oggi c’è quindi un’evidente scarsità di posti auto: mentre in Europa l’offerta di posti in struttura è il 60% e su strada il 40%, in Italia le percentuali sono esattamente inverse. Ciò determina che le vetture, concentrandosi sulla superficie stradale delle nostre città, sottraggono spazio urbano sia alla pedonalità, che al trasporto collettivo, che alle altre forme di mobilità alternativa. Per comprendere ancora meglio, mi piace portare sempre questo paragone: le stime dicono che le città italiane scontano un deficit pari a 650 mila posti nelle città grandi e medie; messe in fila, queste auto coprirebbero 3.250 km, la distanza che separa Milano da Mosca.
Quanto è importante il processo di digitalizzazione nella gestione della sosta? E a che punto siamo?
È fondamentale. C’è in questo momento una notevole spinta da parte delle istituzioni e del Governo centrale verso l’attuazione dei processi di digitalizzazione. Il PNRR, che accompagnerà il percorso di ripresa del nostro Paese per i prossimi decenni, prevede un’accelerazione con ingenti interventi economici. Un processo però che oggi sta ancora seguendo tempi e modi diversi a seconda delle diverse realtà urbane. In tal senso Milano, ad esempio, è un’eccellenza. Il sistema di sosta si basa su una piattaforma digitale che comprende la gestione integrata di: pagamenti, permessi, autorizzazioni, ZTL, controlli e sanzionamento, back end e tutto quanto interviene nel rapporto con il cittadino. E la targa dell’auto costituisce l’elemento principale di questo processo. Questo è il percorso naturale per far sì che il sistema della sosta diventi parte integrante dei sevizi offerti dal MAAS (Mobility as a Service).
Qual è l’evoluzione che AIPARK prefigura per il futuro?
Nei prossimi decenni vivremo una trasformazione della struttura della mobilità nelle nostre città, sia pubblica che privata, che vedrà progressivamente un incremento della mobilità elettrica. In questo processo di trasformazione i veicoli per il trasporto di persone e cose diverranno strumenti intelligenti che porteranno a bordo una serie di ausili alla guida, non ultimi quelli necessari alla ricerca del parcheggio, che conseguentemente faranno diminuire i cosiddetti tempi di circolazione alla ricerca di spazi liberi, in una logica di riduzione dell’inquinamento ambientale. In questo contesto anche i parcheggi, sia in struttura che a bordo strada, dovranno adeguare il loro compito alle trasformazioni in atto, con funzioni legate alla Smart Mobility, alla logistica, alle mobilità alternative, alla ricarica dei veicoli elettrici, ai servizi dedicati all’auto. Per queste ragioni la strada della digitalizzazione sarà elemento primario della trasformazione in atto.
E non va dimenticata la problematica della consegna delle merci…
Verissimo. I parcheggi in struttura si dovranno trasformare in cosiddetti hub urbani, nei quali vi sarà commistione di funzioni che vanno al di là del mero contenitore di auto: vi saranno funzioni legate alla Smart Mobility, alla logistica, alle mobilità alternative, alla ricarica dei veicoli elettrici, ai servizi dedicati all’auto. E le aree stradali dovranno avere una logica di servizio che necessariamente dovrà convivere con le mobilità presenti nelle nostre realtà urbane, fino ad arrivare ad un uso flessibile degli spazi stradali. Il tutto in una logica di sostenibilità ambientale e di gestione integrata del “sistema mobilità” nel suo complesso.
Recentemente Viasat è entrata in AIPARK. Qual è il valore di collaborazione?
AIPARK ha un ruolo importante per gli attori del ‘Sistema Mobilità’, raggruppando diverse importanti realtà di gestione nonché i più importanti player tecnologici presenti sul mercato. E Viasat, che fa parte di quest’ultima realtà, gioca un ruolo importante proprio in relazione ai piani di sviluppo che il sistema vedrà nel prossimo decennio. Un ruolo al quale AIPARK ha contribuito, lavorando per l’approvazione dell’art.12 bis del Codice della Strada (settembre 2020), che ha introdotto la possibilità per i gestori di utilizzare sistemi digitali per il controllo della sosta. Viasat, con la sua presenza in AIPARK, potrà dare un contributo importante, attraverso lo sviluppo dei sistemi tecnologici e la collaborazione con chi direttamente opera sul campo nelle diverse realtà nazionali.