Come è nato il design di Sherlock

[vc_row][vc_column][gem_textbox][vc_column_text]Qualche giorno fa il nostro product designer Andrea stava sistemando del vecchio materiale e si è imbattuto nei primi disegni del casing di Sherlock.

Dato che in molti ci avete chiesto come è stato progettato Sherlock, abbiamo pensato di ripercorrere insieme, attraverso il racconto di Andrea, il processo di progettazione che ha portato alla versione attuale del prodotto.[/vc_column_text][/gem_textbox][vc_column_text]Quando sono entrato a far parte del team di Sherlock lo sviluppo del prodotto era appena iniziato, e tutto quello che avevamo era un’idea e una board elettronica e una prova di fattibilità. L’obiettivo era ambizioso: volevamo costruire un dispositivo GPS abbastanza piccolo da poter essere nascosto nel manubrio.

In pratica dovevamo progettare uno smartphone semplificato e flessibile che avesse un diametro inferiore a quello di una moneta da 5 centesimi.[/vc_column_text][vc_single_image image=”33398″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_empty_space height=”10px”][vc_column_text]Il concetto di base è emerso abbastanza in fretta: sarebbe stato come un “sigaro” flessibile con le antenne poste il più possibile vicino alla fine del manubrio. Le batterie sarebbero state verso l’interno. Una micro-USB sulla testa del dispositivo ne avrebbe permesso la ricarica, anche senza doverlo disinstallare dalla bicicletta.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”10px”][vc_single_image image=”33397″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]

Ma molte altre domande hanno invece richiesto mesi di sviluppo per trovare risposta:
  • Come sarebbe stato assemblato l’involucro?
  • Sarebbe stato possibile bloccarlo all’interno del manubrio?
  • Come nascondere la porta USB senza ridurne l’usabilità?

[/vc_column_text][vc_single_image image=”33396″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_single_image image=”33395″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_empty_space height=”10px”][vc_column_text]Dopo esserci confrontati con diversi fornitori abbiamo optato per una soluzione più semplice.

Ad esempio abbiamo rimosso il meccanismo di blocco, e abbiamo scommesso maggiormente sull’invisibilità. E ha funzionato.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”10px”][vc_single_image image=”33394″ img_size=”large” alignment=”center”][vc_column_text]Controllando i primi stampi ci siamo resi conto che mancava qualcosa: l’involucro non era abbastanza rigido e volevamo assicurarci che i contatti della batteria non potessero rompersi.

La soluzione che abbiamo adottato è stata quella di aggiungere una piccola morsa per collegare le batterie al bordo del PCB, riducendo al tempo stesso le sezioni morbide dell’involucro.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row equal_height=”yes”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”33393″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”33392″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Finalmente sono iniziate le consegne![/vc_column_text][vc_single_image image=”33391″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]

Qualche mese dopo abbiamo migliorato l’adattatore e arricchito l’involucro con una nuova trama.

[/vc_column_text][vc_single_image image=”33390″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_single_image image=”33389″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row equal_height=”yes”][vc_column width=”1/4″][vc_single_image image=”33388″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/4″][vc_single_image image=”33387″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”2/4″][vc_single_image image=”33386″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Non ci sono stati particolari problemi con l’industrial design.

Sherlock ha addirittura ottenuto una votazione “Eccellente” per quanto riguarda il design durante un test promosso da una grande azienda di telecomunicazioni inglese.

Oggi migliaia di Sherlock sono distribuiti in tutto il mondo, in Europa e Stati Uniti, e aiutano i ciclisti a tenere al sicuro le loro biciclette.[/vc_column_text][vc_single_image image=”33384″ img_size=”full” alignment=”center”][gem_textbox][vc_column_text]Grazie per essere stati con noi in questo viaggio alla riscoperta degli inizi di Sherlock!

Se volete dare un’occhiata al lavoro di Andrea, andate sul suo portfolio Behance.[/vc_column_text][/gem_textbox][/vc_column][/vc_row]